L’Agenzia delle Entrate è alla ricerca di vari profili da assumere entro il 2024 per rimpolpare il suo organico. Ecco le informazioni utili per i candidati.
AAA personale cercasi. Rivolgersi all’Agenzia delle Entrate. Sì, l’ente che si occupa della riscossione dei tributi (e non solo) deve rimpolpare il proprio organico.
Largo dunque a funzionari con conoscenze economiche e giuridiche, geometri e ingegneri da impiegare al catasto, analisti e data scientist incaricati di gestire i cambiamenti digitali. In nuovi ingressi avverranno in due fasi per i nuovi ingressi e porteranno l’organico complessivo a circa 37mila unità.
Via dunque al nuovo piano di assunzioni per potenziare la forza lavoro dell’Agenzia delle Entrate, passata dalle oltre 41mila unità di una decina d’anni fa a quota 27.840 nel 2022. Saranno quasi 11mila i nuovi dipendenti assunti il 2024, considerando che nel frattempo molti andranno in pensione.
Tutte le nuove opportunità di lavoro all’Agenzia delle Entrate
La prima tranche di nuove assunzioni dovrebbe prevedere l’ingresso di circa 3.300 dipendenti, di cui 2mila inquadrati come funzionari per l’attività amministrativa e tributaria, e un migliaio di geometri e ingegneri. Mentre la seconda tranche, operativa da maggio, si estenderà fino al 2023. Si prevede l’apertura di 7.550 nuove posizioni in collaborazione con il Dipartimento della Funzione pubblica e con Formez, il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle PA. Il totale dei neoassunti arriverà così a 10.850.
La nuova dotazione di personale permetterà all’AdE di portare avanti la riforma del Fisco voluta dal governo in carica. Il programma è fitto e impegnativo: si va dalla Flat tax per tutti, all’azzeramento dell’Iva per pane, pasta e latte, alla riforma dell’Irpef con tre scaglioni e aliquote più basse. Il provvedimento è suddiviso in 5 parti e 20 articoli e mira a ridisegnare l’intero sistema fiscale, dai tributi ai procedimenti e alle sanzioni, passando per testi unici e codici.
Per rendere operativa la riforma del Fisco messa in cantiere sarà necessaria l’approvazione del testo-cornice da parte del Parlamento, e a seguire il varo dei decreti delegati che dovranno anche contenere le opportune coperture finanziarie. Queste ultime saranno in parte garantite dalla revisione delle attuali 600 tax expenditures: una vera e propria “giungla” in cui è difficile orientarsi e districarsi tra sconti, agevolazioni e bonus da rivedere. Buon lavoro…