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Addio cartelle esattoriali: i pignoramenti ora saranno veloci e durissimi | Svolta pesante

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Riccardo Magliano

Dopo le cartelle esattoriali arriveranno i pignoramenti. Attenzione a tutti coloro che non pagano i propri debiti col Fisco.

Attenzione alla rottamazione delle cartelle esattoriali. I problemi non finiscono con il taglio dei debiti, perché se non si è in grado di ripagare la propria parte del debito, arrivano immediatamente le contromisure del Fisco.

addio cartelle esattoriali
Pignoramento più veloce per i debitori – ilovetrading.it

Il peggiore dei casi possibili è il pignoramento dei beni. Nel corso della prima metà del 2023 sta venendo messa in atto la rottamazione delle cartelle esattoriali così come voluto dal premier Giorgia Meloni. La rottamazione prevede la cancellazione parziale dei debiti fiscali di valore pari o inferiore a 1.000 euro che sono stati contratti fino al 2015. La questione sta nel fatto che gli annullamenti dei debiti sono parziali e non totali. La rottamazione non eliminerà completamente il debito fiscale, ma solo la parte extra dettata dalla mora e dagli interessi maturati nel tempo. Questo è già un bel vantaggio per i debitori dell’Agenzia delle Entrate, ma non si deve dimenticare che c’è comunque da pagare.

La buona notizia è che il debito da pagare viene ridotto di parecchio, ma non solo. Con la rottamazione delle cartelle esattoriali è stato pensato anche un regime agevolato di pagamento delle somme rimanenti. Si tratta di una rateizzazione speciale che fa pagare le somme che devono ancora essere versate al Fisco, i modo che queste possano essere versate in 10 rate di pari importo divise in 5 anni. Se non si riesce a pagare neanche in questo modo lo Stato non perdona, e il passo successivo è quello del pignoramento delle somme.

Come cambia il pignoramento con la nuova riforma fiscale

La riforma fiscale di marzo ha portato moltissime novità. A partire dalla riforma dell’IRPEF andando avanti con il cambiamento della cedolare secca, ma una delle novità che sono passate meno sotto gli occhi è quella sul nuovo funzionamento dei pignoramenti di stipendi, pensioni e beni. Anche in questo frangente la parola d’ordine è “semplificazione“, e il Governo ha deciso di velocizzare i passaggi che portano al pignoramento dei beni nel caso in cui un contribuenti non paghino i propri debiti.

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Addio cartelle esattoriali, svolta pesante – ilovetrading.it

Con tale obiettivo in mente il Governo ha deciso il nuovo procedimento che porta alle conseguenze più grai per un cattivo pagatore. Si procederà immediatamente alla notifica di accertamenti direttamente esecutivi da parte di uno degli enti della Pubblica Amministrazione (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, ecc). Saranno però cancellati sia il passaggio di accertamento e avviso di pagamento da parte del creditore, sia la formazione del ruolo e consegna dell’Agente di riscossione.

Pignoramenti più rapidi e decisi

Tagliando via una serie di passaggi dalla procedura che occorre per stabilire un pignoramento si ricava un meccanismo molto più veloce. Il Governo ha quindi intenzione di concedere ai debitori tutti i mezzi per poter pagare autonomamente e mettersi in pari con i creditori, ma dall’altra parte fa in modo che le punizioni per i cattivi pagatori siano più rapide e letali possibile.

Una volta che è stato certificato il pignoramento dei beni è molto difficile per il creditore liberarsene. Se il pignoramento sta sul conto corrente o sulla pensione, questo rimarrà attivo fino alla fine del pagamento del debito contratto. L’unica soluzione a quel punto è ripagare il debito.

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