Salgono ancora i tassi sui mutui e gli italiani si ritrovano a pagare rate raddoppiate, c’è ancora un modo per evitare rialzi troppo bruschi
Continuano a salire gli interessi sui mutui: ad annunciarlo ufficialmente è la Banca centrale europea. Si tratta di un altro rialzo di 0,5%. Dal 3% quindi si salirà di un 3,5%. Chi ha sottoscritto un contratto a tasso variabile, vedrà la rata crescere ancora di più e la Bce stessa conferma che in seguito potranno arrivare ancora altri rialzi.
Lo aveva infatti già annunciato Christine Lagarde, la presidente della Banca centrale europea, nessuna sorpresa, sono ancora tante le tensioni in merito ai tassi. Per via dell’inflazione così alta è necessario continuare sulla stessa politica monetaria restrittiva per scongiurare il crollo di intere economie.
Registriamo quindi il sesto aumento consecutivo del tasso di riferimento della BCE di altri 0,5 punti percentuali. Come deve agire chi ha bisogno di richiedere un mutuo e chi ne ha già uno aperto ma a tasso variabile? Ci sono delle possibili via di uscita: la surroga e la rinegoziazione. Vediamo meglio in dettaglio come funzionano.
Come limitare i danni sui mutui già aperti e quale tipologia scegliere nel caso di apertura imminente
Vista la situazione attuale di crescita continua per limitare ulteriori spese in futuro è importante agire in fretta. Chi ha aperto un mutuo a tasso variabile negli anni precedenti si sta trovando a pagare cifre esorbitanti che continuano ad aumentare le rate mensili.
In questo caso esistono due ’soluzioni’, che soluzioni non sono perché ormai l’aumento è stato fissato e quindi ci si ritroverà comunque a pagare il più del dovuto, ma si possono utilizzare come strategie cuscinetto per evitare ulteriori aumenti.
- Da una parte la surroga, ovvero passare dal tasso variabile ad un tasso fisso o tasso misto. In questo caso ovviamente si pagherà di più rispetto all’ideale di spesa pattuito alla firma del contratto per il mutuo, ma si bloccherà definitivamente la rata;
- Oppure c’è la possibilità di rinegoziare il mutuo. In questo caso, a differenza della surroga che richiede il trasferimento tra un circuito bancario all’altro, la rinegoziazione cambia il mutuo ma con la stessa banca, cercando di proporre un passaggio da tasso variabile a tasso fisso. In questo caso c’è bisogno di determinati requisiti ma in generale nel 2023 è molto probabile che il circuito bancario sia consenziente nella maggior parte dei casi.
Per chi invece ha bisogno di richiedere un mutuo in questo momento, il consiglio è di scegliere un mutuo a tasso fisso ma di non allungare troppo il numero di rate perché si andrebbe a pagare comunque una somma ingente extra per via dei tassi attuali.