Procede l’iter per arrivare all’ultimazione della Flat tax, la misura voluta dal Governo che cambierà il modo di pagare le tasse.
La Flat Tax è ormai da diversi anni uno degli argomenti più a cuore del centrodestra: la misura, infatti, dovrebbe interessare una fetta di elettorato molto vicino per natura alla coalizione che da settembre guida il Paese con la premier Giorgia Meloni. Ecco quali sono le ultime novità.
Questa volta ad intervenire sul tema è Matteo Salvini, vicepremier ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, che sulla Flat Tax ha promesso battaglia da diverso tempo. Convinto che l’abbassamento sia uno strumento decisivo per far respirare gli italiani e in particolare le imprese. Prima di ogni cosa, Salvini ha specificato che l’assottigliamento delle aliquote interesserà ogni lavoratore a prescindere dal reddito o da qualche aliquota si parte. Sui tempi, che interessano molto gli italiani, il Governo avrebbe intenzione di approvare la legge entro la fine della legislatura, anche se l’esecutivo dovrà fare i conti con chi solleva dubbi di incostituzionalità delle norme che conterranno la misura. La Carta Costituzionale infatti prevede la progressività del fisco che, però, con la riduzione delle soglie, rischia di essere in bilico.
Flat tax, il ministro Salvini detta l’agenda
“Ieri abbiamo approvato in Consiglio dei ministri la delega fiscale – ha dichiarato Salvini durante un incontro della Lega in Veneto – E anche qua l’obiettivo messo nero su bianco è che alla fine di questa legislatura ci sia la flat tax, la tassa semplice e piatta al 15%, per lavoratori autonomi e dipendenti come avevamo promesso”. Le parole di Salvini sembrano piuttosto decise e sembra che questa volta la Lega non vorrà trovare ostacoli sulla via che conduce all’approvazione ed entrata in vigore della Flat tax, anche perché è ormai da anni un argomento sbandierato in tutte le tornate elettorali e nel ruolo di opposizioni ai vari Governi.
La misura sembra davvero una priorità per l’esecutivo Meloni però ancora la luce è ancora lontana: la fine della legislatura è ancora lontana e molte cose potrebbero cambiare visto che la politica molte volte deve fare conti con veti e opposizioni interne. Inoltre, bisognerà fare i conti anche la spesa che tutto questo comporterà sul piano finanziario: un abbassamento delle aliquote potrebbe avere una ripercussione sui conti correnti dello Stato. Perché, è bene ricordarlo, i soldi che arrivano dalle tasse influiscono sull’erogazione di servizi che sono garantiti ai cittadini come la scuola, la sanità, la giustizia.