In un periodo segnato dai costi dell’energia alle stelle, e dunque dal caro bollette, Poste Italiane ha deciso di lanciarsi nel mercato luce e gas. Ecco la sua offerta.
Tra le tante aziende che forniscono luce e gas alle nostre case ora c’è anche Poste Italiane. Il colosso delle spedizioni (ma anche del risparmio, degli investimenti, delle assicurazioni e di tanto altro ancora) ha lanciato una nuova offerta a rata fissa.
Il dettaglio non è di poco conto, visto che siamo in una fase critica dal punto di vista delle quotazioni della materia prima energetica: l’inverno è stato (finora) molto meno freddo del previsto, la primavera non è così lontana, nuovi importanti riduzioni di prezzo sono state annunciate (e in parte già attuate). Il tutto in uno scenario geopolitico che resta quanto mai incerto e mutevole.
La proposta di Poste Italiane per la fornitura di energia
L’offerta promossa dalla nuova unità aziendale Poste Energia prevede il prezzo bloccato per 2 anni (e non proprio a buon mercato), ma con rata calcolata sui consumi dell’anno precedente, e quindi premiando il risparmio energetico. Da un lato c’è il vantaggio di avere una tariffa predefinita, dall’altro il costo di una materia prima alto e fisso nel momento in cui le quotazioni stanno scendendo: a gennaio il gas -0,73 euro al metro cubo, come da comunicazione dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera).
Insomma, con Poste la rata varia in funzione del consumo dell’utenza, ma il prezzo resta sempre lo stesso, a prescindere dalle variazioni di mercato. Nei documenti attualmente presenti sul sito del nuovo servizio di Poste viene indicato un prezzo per la materia gas naturale sul mercato libero di 1,54 euro/Smc (mentre Arera per il mercato tutelato ha appena stabilito un valore di 0,73 euro/Smc). In altre parole, chi sottoscrive questa offerta pagherà il gas nei prossimi due anni il doppio, e idem la luce: 0,396 €/kWh.
Se però da qui a un anno i prezzi tornassero a impennarsi e il cliente consumasse molto di più (perché fa molto caldo o molto freddo) la società dei recapiti non solo si troverebbe ad aver venduto energia a prezzi molto inferiori a quelli di mercato, ma anche a dover contabilizzare le perdite legate alle forniture energetiche aggiuntive che dovrebbe garantire, comprandole sul mercato spot a prezzi stellari. Nessuno ha la sfera di cristallo, naturalmente, e sia in un caso che nell’altro si tratta di una scommessa. A voi la scelta.