La riforma fiscale del Governo Meloni inciderà in misura importante anche sulle detrazioni legate a farmaci e spese mediche.
Ormai è alle porte. La riforma fiscale del Governo Meloni è già arrivata in Consiglio dei ministri. L’abbassamento delle aliquote Irpef comporterà anche una revisione delle detrazioni. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà per quanto riguarda le spese legate ai farmaci e alle visite mediche.
La riforma fiscale a cui sta lavorando il Governo di Giorgia Meloni avrà un impatto forte sulle tasche dei cittadini in quanto riguarderà tutte le principali imposte che, attualmente, paghiamo.
Il primo step sarà l’abbassamento delle aliquote Irpef che da quattro diventeranno tre e consentiranno a milioni di lavoratori dipendenti di pagare una percentuale inferiore di tasse. Poi sarà la volta di Ires, Irap e IVA riguardo alle quali l’Esecutivo sembra avere le idee già molto chiare sul da farsi.
Una riforma di ampio respiro che, però, necessiterà di ingenti risorse economiche. E gran parte di queste risorse potrebbero arrivare dai bonus e dalle circa 600 detrazioni al momento in uso in Italia.
Ecco come cambieranno le detrazioni con la riforma fiscale
Il Governo ha iniziato a dare una bella sforbiciata ai bonus fermando il Superbonus 110% e la cessione dei crediti edilizi. Anche le detrazioni potrebbero subire modifiche volte a finanziare la riforma del fisco.
Per il momento nulla dovrebbe cambiare per quanto riguarda le detrazioni relative alle spese mediche e all’acquisto dei farmaci. Le percentuali da poter detrarre, almeno nel breve termine, dovrebbero restare le stesse.
Nell’ottica della semplificazione – uno dei due pilastri su cui si basa tutta la riforma fiscale del Governo Meloni – secondo le nuove leggi in vigore, ci sono casi in cui si potrà essere esenti dalla presentazione di una ricetta medica. Basterà mostrare al farmacista il proprio tesserino sanitario e si potranno ritirare i propri farmaci senza necessità di farsi fare ogni volta la ricetta dal medico.
L’iniziativa è già partita in Piemonte ma presto si estenderà a tutte le Regioni. In pratica sarà sufficiente che il medico prepari la ricetta medica necessaria che poi risulterà disponibile a tutte le farmacie che il paziente deciderà di abilitare alla consultazione del proprio fascicolo elettronico tramite tessera sanitaria.
I dettagli delle detrazioni
Oltre alle spese mediche e per l’ acquisto di medicinali sono salve dalla revisione delle detrazioni anche le spese per l’istruzione dei figli e le spese per gli interessi passivi del mutuo sulla prima casa. Mentre nell’occhio del mirino, con ogni probabilità, finiranno tutte le altre detrazioni che oggi sono al 19%.
L’idea è quella di calibrare le detrazioni sulla base del reddito. Il Governo Meloni sta valutando di azzerare le detrazioni per tutti coloro che hanno un reddito annuo che supera i 100mila euro. In pratica le fasce reddituali più alte trarranno maggiori benefici dalla riduzione delle aliquote Irpef ma non potranno detrarre quasi più nulla.
Al momento, la proposta che è arrivata in Consiglio dei ministri è la seguente:
- detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
- detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
- detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
- nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.