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Pensioni Quota 103, le indicazioni dell’Inps cambiano tutto: leggere con attenzione

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Edoardo Corasaniti

C’è una novità che può interessare molti pensionati italiani: è la Quota 103 che porta alcune cose che devi sapere.

Quello delle pensioni è uno degli argomenti più discussi tra gli italiani e che spesso provoca anche molti scontri tra partiti e sindacati, animati molte volte ad affrontare il tema con visione e prospettive diverse.

Pensioni Quota 103 cosa accade adesso
Le novità su Quota 103 per le pensioni – ilovetrading.it

Ed è da qui che nasce la modifiche contenuta nella Legge di Bilancio 2023 che ha introdotto, all’articolo 1, commi 283-285, una nuova forma di pensione anticipata, chiamata “pensione anticipata flessibile”. La sua funzione attualmente è solo a titolo sperimentale ed è riservata solo all’anno corrente. Questa nuova formula chiamata “Quota 103” di fatto va a sostituire “Quota 102”. Un giro molto lungo di nomi e misure che nascono da quella che fu chiamata per la prima volta Quota 100. L’applicazione della nuova misura rinvia l’applicazione della riforma Fornero, tanto contestata ai tempi della sua emanazione e diventato un argomento di battaglia in campagna nel centrodestra e soprattutto della Lega di Matteo Salvini, intenzionato ad abolirla.

Pensioni, arriva Quota 103: cosa c’è da sapere

Una settimana fa l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha emesso una circolare per spiegare il funzionamento della nuova Quota 103. Per ottenerla, quindi, bisogna che la persona richiedente abbia con sé alcune caratteristiche sul piano anagrafico ma anche sul piano dei contributi versati.

pensionati legge quota 103
Pensionati che ballano- ilovetrading

Come ha spiegato l’Inps, dunque, si può accedere a Quota 103 se entro i termini stabiliti dalla legge vengono soddisfatti alcuni requisiti: l’età e i contributi versati. E allora prima di passare a calcoli troppo complicati è meglio sapere di cosa si tratta e capire quali calcoli apportare. Fermo restando che, in caso di dubbi, su questi si può accedere ai servizi legati all’Inps che offrono consulenza o ai sindacati che detengono un settore legale o, infine, ai Caf. Sull’età anagrafica, l’Inps specifica che ci vogliono almeno 62 anni, mentre per i contributi versati richiesti sono 41 anni, anche in caso di contributi cumulati tra diverse gestioni Inps.

La circolare dell’Inps ha precisato che, per alcune gestioni previdenziali private, è richiesto anche il soddisfacimento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti. I soggetti che sono ok con i requisiti possono presentare la domanda per il trattamento anche in un un momento successivo. Certo, bisogna sempre fare attenzione e calcolare attentamente i dettagli di una norma che può regalare qualche piccola soddisfazione a chi, finalmente, vuole uscire definitivamente dal mondo del lavoro.

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