Parcheggio in condominio: basta litigare e subire soprusi. Le regole fondamentali per tutelare i propri diritti.
Purtroppo in tanti condomini italiani si litiga per il parcheggio. Questo non deve sorprendere perché molto spesso nel cortile condominiale lo spazio non basta per tutti e quindi è facile che qualcuno rimanga escluso.
Ma oltre a questo problema c’è anche il fatto che i posti non sono tutti comodi allo stesso modo e quindi ci può essere il condomino che si ritrova con un parcheggio dall’accesso rapido ed agevole mentre invece altri devono fare delle vere e proprie gincane per riuscire a parcheggiare. È ovvio che tutto questo genera delle frizioni e non è semplice capire come dipanare i vari problemi.
Il codice civile parla chiaro perché le aree destinate al parcheggio condominiale sono di proprietà comune. Quindi in virtù del codice civile nessuno può pretendere di avere “diritto più degli altri”. La cosa migliore è se il regolamento condominiale organizza in modo chiaro le cose onde evitare qualsiasi tipo di litigio. Ma se non è stato chiaro fin dal principio c’è bisogno di un intervento dell’assemblea condominiale per regolamentare l’uso dei parcheggi.
Gli esperti sottolineano come un’idea valida e che i vari posti auto siano concessi a rotazione in modo tale che quelli migliori e quelli peggiori a turno tocchino sostanzialmente a tutti. Eppure ci sarà chi non resterà soddisfatto delle deliberazioni delle assemblea e potrà ricorrere anche al giudice. Le norme urbanistiche per i fabbricati di nuova costruzione prevedono di riservare a parcheggio un’area di almeno un metro quadro per ogni 20 metri cubi di edificio.
Ma questa norma non è sempre rispettata e, comunque siam non garantisce che non ci siano problemi. Secondo l’articolo 1117 del codice civile il parcheggio condominiale appartiene indistintamente a tutti i comproprietari. L’unico modo per derogare a questa legge sarebbe un regolamento condominiale contrattuale approvato all’unanimità da tutti i condomini.
Ma un’altra norma fondamentale per il parcheggio condominiale è l’articolo 112 del codice civile. Questa legge impedisce a qualche condomino di proibire o impedire l’uso della cosa comune agli altri. Proprio da questo deriva che l’uso esclusivo di alcuni posteggi nel parcheggio condominiale in favore di taluni condomini (e quindi a discapito degli altri) può essere autorizzato solo e unicamente all’unanimità. Una deroga importante a questo principio riguarda i disabili.
A loro è riservato il diritto al parcheggio riservato in condominio. Questo è importante da sapere perché, quando gli spazi sono insufficienti, il disabile ha una priorità di assegnazione. Ma spesso accade che il numero dei posti auto risulti inferiore rispetto a quello dei condomini e qualcuno debba rimanere escluso. Le uniche due maniere per ovviare al problema sono raggiungere un accordo sulla turnazione o ricorrere al sorteggio.
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