Gli italiani hanno paura del grande terremoto bancario internazionale. Vediamo chi rischia sui conti correnti.
Il grande fallimento di due importanti banche americane sta spaventando i correntisti italiani. La Silicon Valley Bank è una banca californiana specializzata nel finanziare le startup tecnologiche. Il suo clamoroso fallimento ha messo in crisi un’altra banca.
Il crollo della fiducia sui mercati è stato fortissimo. Le borse sono cominciate ad entrare in uno stato di forte turbolenza e gli italiani si chiedono se le loro banche sono a rischio. Il problema è che le banche sono legate tra loro da una fitta rete di interessi comuni. È normale per una banca investire in tante altre banche: gli istituti a livello globale sono connessi da una ragnatela invisibile che le stabilizza reciprocamente ma che può rendere molto facile l’effetto domino.
Le banche sono molto interconnesse
Tutte queste connessioni fanno sì che quando una grande banca crolla tante altre possono seguirla. Non a caso il fallimento di SVB ha costretto anche la banca centrale inglese a chiedere lo stato di insolvenza per la relativa filiale britannica. L’impatto sul sistema bancario insomma è stato forte. Nel 2008 con Lehman Brothers c’è fu un grande contagio a livello globale e si teme che oggi possa accadere la stessa cosa. Tuttavia le banche italiane non dovrebbero essere colpite da quello che sta succedendo negli Stati Uniti. SVB pur essendo una grande banca non è capace di avere un vero e impatto sistemico.
Tanto nervosismo
Tuttavia, visto lo scenario ed i precedenti, del nervosismo sui titoli finanziari delle banche italiane è fisiologico in un momento del genere, ma in Europa e in Italia il rialzo dei tassi da parte della BCE potrebbe avere sul sistema bancario un impatto simile a quello degli Stati Uniti. Ma i tratta di un contesto profondamente diverso e, almeno per ora, il rialzo dei tassi non sembra in grado di portare le banche europee ed italiane una situazione di rischio simile a quella che ha coinvolto alcune banche statunitensi.
Negli Stati Uniti per quanto la situazione sia difficile, soltanto due banche al momento sono andate in fallimento mentre le altre stanno comunque sia reagendo bene. Ma conviene non abbassare la guardia: le dinamiche dell’effetto contagio sono anche misteriose e quindi si tratta di una situazione che andrà monitorata nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Per la nostra serenità è importante ricordare che i depositi entro i €100.000 sono comunque sia protetti dallo Stato. Dunque anche se una banca italiana dovesse fallire, entro il limite dei €100.000 ogni conto corrente è tutelato e sarà rimborsato.