Ottime novità sul fronte pensione: il prossimo anno qualcuno potrà ritirarsi dal lavoro ad appena 61 anni.
Il Governo Meloni sta lavorando ad una importante riforma delle pensioni. L’obiettivo è quello di superare la legge Fornero entro la fine di questa legislatura. Già dal prossimo anno potrebbero esserci ottime novità e alcuni lavoratori potrebbero andare in pensione già a 61 anni.
Attualmente l’età per andare in pensione in Italia è 67 anni. Non pochi per chi sogna di godersi i meritati frutti del lavoro e dedicare più tempo alla famiglia. Quota 100 consentiva di ritirarsi dal lavoro a 62 anni se gli anni di contributi erano almeno 38. Purtroppo è stata abolita. Il Governo di Giorgia Meloni, però, si sta impegnando per una riforma delle pensioni che consenta ad un crescente numero di lavoratori di andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni.
L’obiettivo dell’esecutivo è superare la legge Fornero entro la fine di questa legislatura. Riducendo l’età pensionabile si favorirebbe anche il ricambio generazionale sul lavoro promuovendo, così, l’assunzione dei giovani. Tuttavia già a partire dal 2024 potrebbero essere inserite novità molto positive sul fronte delle pensioni e molti potrebbero ritirarsi dal lavoro già a 61 anni.
Ecco chi potrà andare in pensione a 61 anni
Come anticipato l’obiettivo del premier Giorgia Meloni e della sua squadra di Governo è mettere mano al mondo delle pensioni consentendo a sempre più lavoratori di ritirarsi ben prima dei 67 anni. Già dal prossimo anno milioni di persone potrebbero riuscire ad andare in pensione molto prima del previsto.
Una delle ipotesi al vaglio del Governo è ampliare la lista dei lavori usuranti. Attualmente possono beneficiare della pensione anticipata per lavori usuranti, solo le seguenti categorie:
lavoratori notturni;
addetti alla “linea catena”;
conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
lavori in galleria, cava o miniera
lavori nelle cave
lavori nelle gallerie
lavori in cassoni ad aria compressa
lavori svolti dai palombari
lavori ad alte temperature
lavorazione del vetro cavo
lavori espletati in spazi ristretti
lavori di asportazione dell’amianto.
Tutti coloro che lavorano in uno di questi settori possono usufruire di Quota 97,6. Questa misura permette di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi con 36 anni di contributi oppure a 62 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi. Se si è liberi professionisti, invece, si potrà usufruire di Quota 98,6: si potrà andare in pensione a 62 anni e 7 mesi con almeno 36 anni di contributi.
Per il 2024 si prevede di ampliare l’elenco dei lavori usuranti inserendo anche professioni come quella dei portalettere. Questa mansione, infatti, essendo svolta all’aperto ogni giorno dell’anno a prescindere dalle condizioni climatiche, espone i lavoratori a maggiori rischi per la salute come frequenti influenze, bronchiti o polmoniti. Ma non si esclude di inserire anche altre professioni. Discorso del tutto diverso, invece, va fatto per i lavoratori precoci i quali possono già ritirarsi dal lavoro dopo aver maturato 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Non tutti lo sanno ma esistono comunque almeno 7 modi per andare in pensione prima dei 67 anni.