Cosa succede se un debito per cui c’è il pignoramento viene rottamato? Ecco l’influenza che esercita la rottamazione delle cartelle esattoriali.
Una delle cose peggiori che può succedere a chi ha debiti è che sia richiesto e confermato il pignoramento dei beni. Quest’anno, tuttavia, siamo in ambito di rottamazione quater, e molti debiti vengono tagliati. Cosa succedere quando queste due situazioni si incontrano?
Prima di tutto occorre capire cosa succede in Italia in caso di debiti verso terzi. Che questi terzi siano una banca, l’Agenzia delle Entrate o un privato, poco importa, perché in tutti e tre i casi è possibile per il creditore ricorrere a una serie di strumenti per poter riavere i propri soldi. Il pignoramento dei beni è il peggiore di questi strumenti. normalmente utilizzato come ultima risorsa. Si tratta di una misura di pagamento forzoso che può essere apposta su un bene materiale del debitore, come una casa di proprietà o un’auto, ma anche sul suo stipendio o la sua pensione.
Nel secondo caso il creditore riceverà automaticamente una parte dello stipendio o della pensione del debitore ogni mese fino alla completa restituzione del debito. Nel 2023, questo meccanismo si incontra e si scontra con la misura fiscale della rottamazione quater. Ovvero la rottamazione delle cartelle esattoriale di valore peri o inferiore a 1.000 euro fino all’anno 2015, voluta dal Governo Meloni. Cosa succede se un debito per cui è stato predisposto il pignoramento viene rottamato tramite il condono automatico delle cartelle esattoriali?
Innanzi tutto va detto che la rottamazione quater prevede un annullamento parziale del debito. Viene tagliata, quindi soltanto la parte extra della mora e degli interessi maturati per tutto il tempo in cui l’adempimento non è stato pagato. Quindi, anche dopo la rottamazione, al debitore rimane una somma da pagare e il pignoramento permane. Se non fosse che alla rottamazione quater si accompagna una ulteriore misura di aiuto di debitori del Fisco prevista dal Governo.
Questa è la definizione agevolata della rateizzazione dei pagamenti dei debiti rimanenti. In pratica, se comunque un debitore non è in grado di ripagare il debito che ha con il Fisco immediatamente, può richiedere una rateizzazione in 10 rate di pari importo distribuite in un periodo di 5 anni. Le rate sono decisamente più abbordabili del debito totale, e per come funziona a norma di legge il pignoramento in Italia, basta pagare una sola di queste rate per far annullare il pignoramento e continuare a pagare il proprio debito in tutta tranquillità nei mesi a venire.
La sanatoria della rottamazione quater ha in pratica permesso ai debitori del Fisco di limitare i danni economici delle proprie inadempienze. Non solo viene tagliata la cifra da pagare al Fisco per i debitori, ma si permette di evitare uno dei peggior outcome per chi non paga i debiti: quello di dover pagare a forza il creditore. La possibilità è soggetta al fatto che il debitore possa pagare la prima rata e riesca a mantenere i pagamenti delle successive. Tutto questo in nome dell’assistenza agli italiani in difficoltà economica.
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