Con l’aumento dei tassi di interesse, il conto deposito sta diventando sempre più adottato dagli investitori del nostro Paese. Pro e contro di questa scelta
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da pandemia, crisi energetica, guerra tra Russia e Ucraina, tra l’altro ancora in corso. Questa situazione, di riflesso, sta influenzando tutto il sistema economico internazionale. E, come accade negli altri Paesi, ne è coinvolta anche l’Italia.
L’inflazione è molto elevata, tant’è che nel dicembre scorso è arrivata all’11,6%, e un numero tanto alto non si vedeva dal 1985. Questa situazione ha una forte influenza sui risparmi degli italiani e tra l’altro, chi a fatica è riuscito a mettersi da parte un gruzzolo, sceglie di tenere il denaro nei conti correnti. Il punto, però, è che negli ultimi tempi, sempre più italiani stanno scegliendo di aprire dei conti deposito, in particolare a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Ma quali sono i pro e contro di questa scelta?
Innanzitutto, per chi non lo sapesse, chiariamo cos’è un conto deposito. Si tratta di uno strumento finanziario a breve termine che consente di investire un tot di soldi vincolandoli per un certo periodo. Generalmente trova appoggio sul conto corrente ma, a differenza di questo, non consente di eseguire nessuna operazione. Nonostante questo, sono in molti ad optare per questo genere di investimento, tant’è che nell’ottobre 2022 c’è stato un aumento dell’apertura di tali conti del 141% a fronte dell’ottobre 2021.
L’aumento dei conti deposito ha principalmente un motivo: l’impennata dei tassi di interesse. Questi ultimi crescono, più è lungo il vincolo temporale. Non c’è nessun costo per aprire un conto deposito, né tantomeno per gestirlo. I costi hanno a che fare con la ritenuta del 26% sugli interessi e l’imposta di bollo del 2×1000 sulla cifra che si va a depositare.
Il conto deposito è assicurato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi e si consiglia, di solito, a chi non ha molto tempo per gestire i propri risparmi. Infatti, il procedimento che c’è dietro è semplice: sarà sufficiente depositare il denaro nel conto vincolato e rinnovarlo quando scade, oppure chiuderlo, all’occorrenza. Fare questa scelta, tuttavia, ha i suoi contro, in quanto i rischi di investimento non mancano. Nel momento in cui si decide di investire una somma in conti deposito, bisogna essere a conoscenza del fatto che non si potranno più avere soldi immediatamente ma dopo un breve periodo.
Ergo, è importante tenere a mente che l’inflazione potrebbe andare a corrodere la somma che avete investito per via del calo di potere d’acquisto. Ciò significa che investire in un conto deposito, converrebbe solo se l’inflazione dovesse fermarsi oppure avere un calo sotto un certo limite. Non si vedranno, tra l’altro, subito, i benefici di un investimento del genere, ma passato un determinato lasso di tempo.
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