L’Agenzia delle Entrate sta richiedendo un nuovo pagamento che ha spiazzato diversi cittadini. Cosa sta accadendo?
Un nuovo pagamento è richiesto, con sorpresa, a tutti gli italiani da parte dell’Agenzia delle Entrate. Una novità piuttosto sorprendente e inaspettata che è stata portata avanti con grande interesse e che quindi sarà determinante per tutti i contribuenti.
Cambiano gli strumenti, le modalità, gli approcci e anche l’Agenzia delle Entrate segue nuovi iter che passano anche per una rivoluzione dal punto di vista economico. Nella nuova bozza di legge sulla Riforma Fiscale si parla anche di delega e a sorpresa è presente una sezione dedicata all’Agenzia delle Entrate. La prossima settimana arriverà la versione definitiva ma per i cittadini ci sono già delle novità scottanti.
In pratica, coloro che vorranno dei chiarimenti da parte dell’ente dovranno pagare, far fronte ad un tributo che varia in base al tipo di richiesta. Nella legge sulla delega fiscale infatti sarà determinato per ogni tipo di richiesta un importo e quindi, all’atto della richiesta, il soggetto sarà tenuto al pagamento. L’obiettivo è finanziare con i fondi raccolti i corsi di formazione professionale del personale che potrà quindi assistere al meglio i cittadini. Questo laddove i cittadini non ritengano utile a sufficienza i servizi online e la tecnologia in generale. Una questione che però crea uno spaccato dal momento che sicuramente le categorie più anziane nel Paese non hanno dimestichezza né con i sistemi di intelligenza artificiale che rispondono in modo automatico proponendo risposte confezionate né tanto meno con le versioni digitali.
Agenzia delle Entrate: pagamento richiesto
Nel 2022 sono state effettuate 18 mila risposte e quindi l’Agenzia delle Entrate vuole perfezionare il servizio perché il sistema tributario è complesso e questo vuol dire un grande impegno da parte degli addetti ai lavori. Con il pagamento sarà possibile richiedere una sorta di consulenza all’Amministrazione finanziaria.
La misura è prevista all’articolo 4 dove si parla dello statuto dei diritti dei contribuenti e ovviamente non è l’unica trasformazione importante a cui assisteremo. Sarà fondamentale anche considerare i provvedimenti generali. Un altro fattore importante riguarda il limite, per gli utenti, di presentare ulteriori documenti e interpelli per quelle questioni che hanno già delle soluzioni documentate. Per le persone fisiche sarà possibile fare ricorso solo laddove non ci sia la possibilità di richiedere l’interlocuzione rapida.
La tutela all’interpello, lo strumento previsto dall’articolo 11 della legge 212 del 2000 viene ridefinito, quindi se un contribuente ha una domanda deve pagare per avere un chiarimento oppure può fare riferimento ai servizi online con domande già compilate.