Cambiano le aliquote dell’Irpef e aumentano gli stipendi grazie alla nuova riforma fiscale: cosa c’è da sapere.
Questa maggioranza di Governo lo annuncia già da prima della campagna elettorale che a settembre scorso ha consegnato il Paese al centrodestra: la flat tax è un punto del programma che si vuole raggiungere. Intanto, per ora, il passo è quello di ridurre le aliquote Irpef. Al momento infatti sono quattro, ma dopo la riforma fiscale il numero passerà a tre.
Prima di addentrarci nella riforma fiscale, è bene ricapitolare le aliquote attuali. Fino a 15mila euro di reddito il prelievo è del 23%; da 15mila a 28mila euro è del 25%; da 28mila e 50mila euro è del 35%; sopra i 50mila euro è del 43%. Adesso questo cambiamento determinerà qualcosa: la riduzione delle tasse che il lavoratore dipendente dovrà pagare. Tradotto: più soldi in busta paga per tantissimi italiani e dunque più possibilità di avere denaro sui conti correnti.
La riforma non è stata ancora definitiva in ogni dettaglio, ma di certo dovrebbe essere accompagnata da un cambiamento sul piano delle detrazioni. Questa misura produce un effetto positivo soprattutto per i redditi medio-bassi, i quali, senza l’aggiustamento delle detrazioni potrebbero essere colpiti dal cambiamento così netto della politica fiscale. Il Corriere della Sera che nei giorni scorsi ha abbozzato una simulazione molto interessante e che ci consegna una fotografia su cosa potrebbe accadere nelle buste paga degli italiani dopo la riforma fiscale.
La simulazione del Corriere della Sera è stata realizzata in base a tre ipotesi che si possono verificare. La prima è che il primo e l’ultimo scaglione non vengano toccati dalla riforma, mentre il secondo e il terzo vengano uniti formando un unico scaglione pari al 27 per cento, insomma per chi ha entrate tra i 15 mila e i 50 mila euro. Così facendo a guadagnarci sarebbero di più coloro i quali guadagnano tra i 28mila e i 50mila euro, con una riduzione del prelievo di sette punti percentuali.
A farne le spese sarebbe chi guadagna tra 15mila e 28mila euro, che dovrebbero versare il 2% in più. Per chi invece arriva 20mila euro, oggi il versamento dell’Irpef è pari a 4.700 euro e salirebbe a 4.800: 100 euro in più rispetto a quanto previsto oggi. Per i redditi di 35mila euro, invece, si vedrebbero passare da 9.150 euro di prelievo a 8.850, dunque 300 euro in meno. Con 50mila euro il beneficio è ancora maggiore: si passerebbe da 14.400 euro a 12.900, quindi un risparmio di 1.500 euro. Ci guadagna anche chi ha un reddito da 60mila euro: si passa da 18.700 euro di prelievi Irpef a 17.200, quindi di nuovo 1.500 euro in meno.
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