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Riforma fiscale, addio bonus: ecco chi potrebbe essere penalizzato

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Samanta Airoldi

Il Governo Meloni sta lavorando ad una riforma fiscale di ampio respiro ma qualcuno potrebbe restare penalizzato.

Dopo anni di piccoli ritocchi, il Governo Meloni sta lavorando ad una riforma fiscale che inciderà in misura importante sugli stipendi di milioni di lavoratori. Tuttavia, come in ogni situazione, qualcuno potrebbe restare penalizzato, almeno in un primo momento. Vediamo insieme chi trarrà vantaggio e chi no dalla riforma del fisco studiata dall’Esecutivo.

Chi verrà penalizzato dalla riforma fiscale
Alcuni potrebbero venire penalizzati dalla riforma fiscale/ Ilovetrading.it

Erano anni che non si metteva mano in modo così incisivo al sistema fiscale dell’Italia. Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando ad una riforma che, a dire il vero, sarà una vera e propria rivoluzione. L’obiettivo è semplificare e razionalizzare andando a mettere mano in ambiti in cui, da anni, regna la confusione.

La riforma fiscale a cui l’Esecutivo sta lavorando non coinvolgerà solo l’ Irpef ma anche le altre principali imposte come Ires, Irap e IVA. Trattandosi di una riforma di ampio respiro il Governo necessiterà di ingenti risorse economiche. Ed è proprio su questo fronte che alcuni potrebbero essere penalizzati.

Ecco quali bonus verranno cancellati con la riforma fiscale

Il Governo ha anticipato che gran parte delle risorse necessarie alla riforma del fisco che prevede, come primo step, l’abbassamento delle aliquote Irpef, deriveranno dal taglio di bonus e detrazioni.

La riforma fiscale cancellerà alcuni bonus
Con la riforma fiscale molti bonus e detrazioni verranno cancellati/ Ilovetrading.it

Ad oggi in Italia ci sono circa 600 detrazioni che potrebbero venir cancellate o ridotte. Questo vuol dire che alcuni dei bonus e delle detrazioni di cui beneficiano i lavoratori  dipendenti con la dichiarazione dei redditi potrebbero essere eliminati o, quantomeno, cambiare. L’abbassamento delle aliquote Irpef potrebbe seguire due strade. La prima ipotesi  prevede un’aliquota al 27% o al 28% per i redditi tra 15mila e 50mila euro. La seconda ipotesi  estenderebbe l’aliquota al 23% fino a 28mila euro, con il 33% tra 28mila e 50mila euro.

Se il Governo opterà per la prima strada, resteranno penalizzati i redditi compresi tra 15mila e 28mila euro che si troverebbero a pagare  tra i 15 e i 390 euro in più di tasse. Se la strada prescelta sarà invece la seconda, pagherebbero tutti meno tasse. Il beneficio massimo sarebbe di 700 euro per i redditi vicini alla soglia dei 50mila euro.

Nel dettaglio che cosa cambierà? Il piano del Governo Meloni è di puntare su una detrazione da lavoro calibrata sul reddito in modo da aiutare i redditi medio- bassi i quali, tuttavia, resteranno penalizzati dall’abbassamento delle aliquote Irpef. Al di sopra di una certa soglia di reddito, pertanto, si pagheranno meno tasse ma non si potrà più usufruire delle detrazioni. Dovrebbero, però, restare per tutti le detrazioni relative a scuola e sanità. Per quanto riguarda i bonus, invece, alcuni verranno del tutto cancellati, mentre per altri si ipotizza la forfettizzazione.

Per evitare squilibri e penalizzazioni dei redditi più bassi, la riforma dell’Irpef dovrà, necessariamente, essere accompagnata da una riforma delle detrazioni.

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