Brutte notizie sul fronte del Reddito alimentare. Molte famiglie potrebbero restare senza nulla. Vediamo perché.
Milioni di famiglie sono in attesa del pacco alimentare: un aiuto concreto previsto dal Governo Meloni per aiutare i più bisognosi. Purtroppo le ultime notizie non sono affatto positive. Vediamo cosa sta accadendo e cosa potrebbe accadere a breve.
Il reddito alimentare è una forma di contrasto alla povertà inserita nella legge di Bilancio 2023 del Governo di Giorgia Meloni. Questa misura si differenzia in modo sostanziale dagli altri sussidi. Il reddito alimentare, infatti, non prevede l’erogazione di bonus né di denaro. Questo aiuto consiste in un pacco alimentare: cioè un pacco con del cibo, con beni di prima necessità come pasta, pane, latte.
Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di scendere in campo, quindi, con un sussidio concreto il cui obiettivo è lampante: dare da mangiare a chi non riesce più neanche a fare la spesa. Un modo utile ma anche intelligente perché, dando un sussidio concreto, si cerca di arginare il più possibile il fenomeno delle truffe.
Brutte notizie per chi attende il Reddito alimentare
Ad oggi in Italia le famiglie in una situazione di povertà assoluta sono migliaia. Famiglie che non riescono più a provvedere ai beni essenziali come il cibo. Ecco perché il Governo Meloni ha inserito la misura del Reddito alimentare nella legge di Bilancio.
Il progetto partirà in via sperimentale nelle maggiori città italiane come Milano, Roma, Bologna, Genova, Torino e Catania. Se funzionerà verrà esteso anche ad altri Comuni. Si è deciso di iniziare dalle città dove più alto è il numero di famiglie in condizioni di povertà assoluta. Il reddito alimentare funzionerà in modo molto semplice: alle famiglie ritenute aventi diritto, verranno distribuiti dei pacchi alimentari che conterranno il cibo rimasto invenduto dai supermercati. Le famiglie che desiderano ricevere il pacco alimentare dovranno fare richiesta tramite una App.
Poi saranno gli stessi beneficiari a ritirare il pacco alimentare nei centri di distribuzione. In caso di persone malate e impossibilitate a recarsi fisicamente a ritirare il pacco, verrà loro consegnato a domicilio. Fin qui sembrerebbe tutto perfetto. Dove stanno, dunque, i problemi? Il problema nasce dal fatto che il decreto attuativo non c’è ancora e il progetto del Reddito alimentare, quindi, non può iniziare. La distribuzione dei pacchi non può partire e, così, le famiglie restano in attesa.
In attesa del decreto attuativo
La misura, infatti, può essere messa in atto solamente dopo l’emanazione di un decreto attuativo da parte del ministero del Lavoro. Tale decreto era atteso per l’ inizio marzo, ovvero a 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra.
Il provvedimento è fondamentale per stabilire le modalità di erogazione del Reddito alimentare, la platea dei beneficiari e le forme di coinvolgimento del terzo settore. Ma, per il momento, del decreto attuativo non vi è neppure l’ombra con il risultato che, milioni di famiglie, rischiano di non mangiare e il cibo invenduto dei supermercati continua ad essere sprecato.