Ci prepariamo all’arrivo della misura che sostituirà il reddito di cittadinanza. Ecco il MIA, il nuovo sostegno creato da Giorgia Meloni.
Sta per arrivare il nuovo Reddito di cittadinanza. Dopo aver passato anni a fare la guerra alla misura del Movimento 5 Stelle, Giorgia Meloni deve trovare una misura alternativa. Ecco che nasce MIA che sostituirà l’assegno di assistenza più importante d’Italia.
Fin dal suo insediamento come capo del Governo italiano, Giorgia Meloni ha messo in chiaro che la sua politica sui bonus sarebbe stata una sola: gli aiuti solo a chi ne ha veramente bisogno. Il reddito di cittadinanza è diventato il simbolo contro cui combattere, vista la sua missione prefissata di andare ad aiutare tutti indiscriminatamente. Quello che Giorgia Meloni ha visto, però, è una misura che permetteva a tante persone abili al lavoro di rimanere a casa e campare con i sussidi statali. Ora che è pronta la misura che avrà il compito di sostituire il reddito di cittadinanza, saremo pronti a misurare quanto questa riuscirà laddove la misura portabandiera del Movimento 5 Stelle ha fallito.
Il nuovo sussidio pensato dal Governo Meloni prenderà il nome di Misura di Inclusione Attiva, e dovrebbe essere presentato a giorni dalla Ministra del lavoro Marina Calderone. Secondo i programmi, MIA dovrebbe essere già attivo a partire da settembre 2023, giusto in tempo per poter sostituire il reddito di cittadinanza, che per molti sparirà del tutto ad inizio 2024. MIA prenderà parecchio spunto dall’ultima incarnazione del reddito di cittadinanza, così come lo ha realizzato Giorgia Meloni in questi primi mesi del 2023, quindi con forti penalizzazioni per i cosiddetti “occupabili” e con una forte attenzione verso le famiglie, in particolare quelle numerose e con persone fragili a carico.
Come funziona il MIA, ecco cosa sostituirà il Reddito
L’obiettivo del MIA è quello di aiutare le famiglie più povere e che non hanno la possibilità di avere un reddito in altro modo. In particolare ci si è preoccupati di avvantaggiare quelle persone che non hanno la possibilità di trovare un’occupazione. Secondo quanto anticipato da Marina Calderone, le azioni della misura saranno divisi in due target specifici: le famiglie con all’interno persone occupabili e famiglie con all’interno persone non occupabili.
Per persone occupabili si intendono persone di età compresa tra 18 e 60 anni che hanno le possibilità fisiche e mentali di lavorare. Questi riceveranno un assegno mensile di 375 euro per una durata massima di 12 mesi. Questo contributo è però sottostante a una serie di requisiti, a partire dal requisito di reddito. Inoltre, una seconda domanda per il sussidio potrà durare un massimo di 6 mesi e non si potrà richiederlo per una terza volta prima di un periodo di 18 mesi dalla scadenza del secondo.
Il MIA per le famiglie di non occupabili
Per quanto riguarda le famiglie con persone non occupabili, invece, il sussidio sarà di 500 euro al mese per 18 mesi per una persona single. Partendo da questa base, il sussidio sarà tanto più alto quante più persone sono presenti all’interno del nucleo familiare. Anche in questo caso, però, il rinnovo avrà una durata inferiore. Il primo rinnovo del MIA sarà infatti di un periodo massimo di 12 mesi, e dopo questo non potrà essere più richiesto per un periodo di 18 mesi dalla scadenza del precedente.