C’è una spesa che adesso potrebbe trasformarsi in un vero e proprio salasso. Ecco di cosa stiamo parlando e quali possono essere i rincari
Ci sono alcune spese che in passato erano scarsamente prese in considerazione poiché legate ad una problematica che si manifestava solo saltuariamente. Ma che oggi rischiano si diventare una pericolosa costante che potrebbe pesantemente gravare sui bilanci di migliaia o addirittura milioni di famiglie.
Stiamo parlando dei costi connessi allo stato di siccità: la mancanza di acqua infatti ha effetti immediati sui consumatori italiani traducendosi in una vera e propria stangata economica a causa dei rincari ad essa connessi. E, trovandoci di fronte a quella che può essere considerata la peggiori siccità degli ultimi cinque secoli, il risultato è presto fatto.
L’allarme arriva da Verità&Affari che ha effettuato un’elaborazione di quello che potrebbe accadere nel breve e medio periodo dal punto di vista dei prezzi, a cominciare da quello dell’acqua ad uso domestico. Ci si attendono di fatto rincari di almeno il 300% rispetto alla media dell’ultima decade, dunque il triplo. Si tratta di aumenti che non interesseranno in egual modo ogni parte d’Italia ma differenziati regione per regione perché rapportati ai vari effetti della siccità, delle scorte di acqua presenti e, ultimo ma non meno importante dettaglio, dello stato degli impianti idrici locali.
Siccità ed effetti sui costi per le famiglie: pessime notizie per gli italiani
Se nell’ultima decade l’incremento del costo dell’acqua è stato dell’1% annuo circa, per il 2023 ci si aspetta un +3% che potrebbe, in alcuni casi, toccare addirittura il +7%. Niente a che vedere con la speculazione, peraltro, dato che si tratta della sola combinazione tra effetti della siccità e dell’inflazione. Ma non finisce qui perché se per le utenze domestiche l’impennata dei prezzi è già enorme, per quelle industriali ed agricole raggiungerà valori impressionanti con aumenti che potrebbero toccare addirittura il +25%.
A rendere ancor più grave la situazione vi è il fatto che la rete idrica italiana per la distribuzione dell’acqua è estremamente obsoleta e ricca di perdite che toccano, in alcuni casi, anche il 40-45% del quantitativo di acqua trasportata. Al nord la dispersione si attesta intorno al 15% mentre al sud supera addirittura il 60%.
E se pensate che a causa della siccità ad aumentare sia solo il costo dell’acqua vi sbagliate di grosso. Le ripercussioni economiche si avranno anche sul carrello della spesa con un +10,8% per la frutta ed un +11,8% per la verdura. E considerato il fatto che il 2022 è già stato caratterizzato da aumenti spaventosi dal punto di vista della spesa alimentare, se la siccità dovesse protrarsi anche per la prossima estate si tratterà di una sorta di bis.