Nuovo ISEE e nuovo Assegno Unico: vediamo le novità e cosa devi fare subito. La burocrazia è sempre più contorta.
Negli ultimi mesi tante cose sono cambiate dal punto di vista della burocrazia che, purtroppo, diventa sempre più complessa. Il vero problema è che i bonus sono pochi ma per averli c’è bisogno anche di tante complicazioni. L’arrivo di internet e dello SPID non ha semplificato la vita degli italiani, anzi accedere ai bonus è diventato più complicato secondo molti.
Ma la novità arriva anche sull’Isee e sul ricalcolo dell’Assegno Unico. Quindi è importante capire che cosa sta succedendo e che cosa comunica l’INPS. L’Isee non è un indicatore che serve a calcolare la situazione economica di un nucleo familiare. Questo documento è particolarmente complicato da redigere perché bisogna tenere presente il denaro posseduto in banca ma anche gli immobili, ma anche le prestazioni sociali sociali, eccetera. In teoria il termine per la presentazione dell’Isee rinnovato è scaduto il 28 febbraio ma un nuovo termine è stato fissato al 30 giugno.
I nuovi termini e gli arretrati
Il nuovo termine del 30 giugno è importante perché se si presenta l’Isee aggiornato entro il 30 giugno si potrà avere l’Assegno Unico potenziato. il fatto è che senza Isee l’Assegno Unico viene pagato nella sua misura minima e cioè soltanto 54€ per ogni figlio. Fino all’anno scorso la misura minima dell’Assegno Unico era di €50 per ogni figlio ma con la Legge di bilancio del 2023 è stato aumentato a 54 euro.
Invece per quanto riguarda i genitori che hanno a carico i figli maggiorenni l’importo è aumentato da 25 a €27. Tuttavia se non si presenta entro il 30 giugno l’Isee aggiornato si avrà soltanto la misura minima.
Se entro il 30 giugno si aggiorna il proprio Isee si avranno anche gli arretrati sull’Assegno Unico quindi, globalmente, non si sarà perso nulla.
Gli altri bonus
Se l’Isee viene presentato dopo il 30 giugno l’Assegno Unico sarà aggiornato ma soltanto nelle erogazioni successive alla presentazione del documento. Dunque si tratta di un calendario molto importante da tenere presente per chi abbia i figli. Ma è importante ricordare che per i figli a carico c’è anche il bonus nido. Questo bonus consente di avere fino a 3.000 euro per ogni figlio come rimborso per le spese del nido pubblico e del nido privato.
Ma anche in questo caso è fondamentale il modello Isee. Infatti se non si presenta i rimborsi saranno molto più bassi. Il Bonus Nido è sostanzialmente l’unico bonus rimasto insieme all’Assegno Unico perché il governo Meloni ha cancellato tutti gli altri bonus previsti per chi abbia dei figli. Alcuni bonus per i bambini sono disponibili al livello locale ma chiaramente non sono bonus destinati a tutti e quindi può essere utile verificare sul sito del proprio comune o della propria provincia se si può avere qualcosa.