Cambiano le regole attorno all’assegno di mantenimento. Ora dopo il divorzio ti troverai a dare o ricevere molti più soldi.
In caso di divorzio, dal 2023, potrete percepire degli assegni più alti che in passato. Le modifiche fatte quest’anno alla legge sull’assegno di mantenimento renderanno molti ex partner molto felici.
Il divorzio di una coppia è sempre una questione più o meno complessa. A meno di rarissimi casi in cui la coppia si divide con tutte le carte già pronte, in caso di contratto prematrimoniale, o altre forme di accordo, c’è da superare un lungo travaglio per poter arrivare a una soluzione equa per entrambi. Le cose si complicano nel caso di presenza di figli. Se ci sono dei figli di mezzo, specie se minori, il divorzio di una coppia diventa molto più complesso, perché c’è da decidere il loro affidamento, le dinamiche di tale affidamento, e, nel caso il denaro che uno dei due ex partner deve versare all’altro per il mantenimento dei figli.
Le modifiche alla legge sull’assegno di mantenimento nel 2023, ha aumentato gli assegni medi che vengono richiesti a uno dei due ex partner. Questa legge viene rivista ogni anno e in questo periodo di forti crisi per la capacità degli stipendi, si è deciso di aumentare gli assegni di mantenimento a favore di coloro che devono mantenere dei figli. Così come le pensioni, infatti, anche gli assegni di mantenimento sono soggetti ad una rivalutazione annuale che ne aumenta gli importi in base all’aumento del tasso di inflazione.
La rivalutazione è già calcolata ed è obbligatoria per coloro che ricevono l’assegno di mantenimento. Non c’è quindi bisogno di fare alcuna richiesta per l’aumento previsto, in quanto sarà già reso automaticamente. L’ex partner dovrebbe provvedere autonomamente a rendere l’aumento dell’assegno, ma se questo non avviene è possibile chiedere consiglio al proprio avvocato per capire come intervenire. L’avvocato potrà quindi procedere con una comunicazione ufficiale, intimando per l’aumento dell’assegno.
Se ci si accorge, inoltre, che non si è percepito l’assegno corretto per alcuni mesi precedenti all’adeguamento dell’assegno da parte dell’ex partner, è possibile recuperare gli arretrati. Per farlo è sufficiente mandare una richiesta per mezzo di posta raccomandata o PEC. Nel caso l’ex partner non voglia procedere al pagamento si può richiedere al proprio avvocato di inviare una notifica di atto di precetto. A questa seguirà una eventuale procedura di esecuzione forzata, nel caso anche questa fosse rifiutata.
Come con le pensioni, anche la rivalutazione dell’assegno di mantenimento segue la ratio di aumentare tanto quanto il tasso di inflazione. Per il 2023, quindi, tutti gli assegni di mantenimento devono essere aumentati del 7,3%.
Consideriamo che non ci sarà nessuna comunicazione ufficiale del fatto che l’assegno di mantenimento venga aumentato, così come non avviene nessun controllo sul fatto che l’assegno venga effettivamente aumentato oppure no. La responsabilità di aumentare l’assegno di mantenimento sta all’ex coniuge che deve emetterlo, così come controllare che l’aumento avvenga è compito di chi riceve l’assegno.
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