Manca una sola settimana alla grande riforma. Ci si aspetta dei grossi cambiamenti riguardo le tasse. Non si sa ancora se in bene o in male.
Non manca molto all’annuncio della nuova manovra fiscale del Governo Meloni. Siamo in attesa di capire come cambieranno le leggi per il pagamento delle tasse dal 2023 in poi. Nel mirino la riforma delle aliquote IRPEF.
C’è grande attesa per la presentazione da parte del Governo Meloni della nuova manovra fiscale. Ormai arenata più o meno del tutto l’idea della flat tax per il 2023, Giorgia Meloni sta per parlare all’Italia di come intende rimaneggiare le aliquote IRPEF. Questo sta a significare che a seconda di cosa sarà presentato la settimana prossima, potremmo trovarci a pagare molte più o molte meno tasse rispetto a prima. Le novità riguarderanno principalmente gli scaglioni dell’IRPEF, che passeranno dagli attuali 4 a 3, dopo che già Mario Draghi aveva diminuito gli stessi scaglioni portandoli da 5 a 4.
Andando nel pratico, in questo momento la divisione degli scaglioni IRPEF per il pagamento delle tasse sul reddito è questa:
La riforma intende eliminare totalmente l’aliquota al 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, abbassandola ad un’aliquota del 27% che comprenderebbe i redditi tra 15.000 e 27.000 euro. La configurazione dei nuovi scaglioni IRPEF avrebbe quindi questa forma:
L’effetto nel pratico di questo cambiamento sarà che le persone che hanno un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro avranno un leggero aumento delle tasse, ma tutti coloro che hanno un reddito compreso tra 28.000 e 50.000 euro avranno un considerevole abbassamento delle tasse sul reddito.
Per la prima fascia di reddito, ovvero quella delle persone con redditi fino a 15.000 euro, non cambierà assolutamente nulla. Le tasse sul reddito erano e rimangono al 23%, ma è nella fascia tra 15.000 euro e 50.000 euro di reddito che cambia tutto. Saranno particolarmente contenti coloro che hanno un reddito medio – alto, compreso tra 28.000 e 50.000 euro, per cui le tasse sul reddito si ridurranno di ben 8 punti percentuali. Un risparmio considerevole sulla busta paga.
Non cambia nulla neanche per i redditi più alti, visto che le tasse sul reddito per i redditi superiori a 50.000 euro erano e restano fisse sul 43%. Un’opzione vagliata dal Governo, ma su cui per il momento non si hanno riscontri, è la possibilità di accorpare la prima e la seconda fascia di reddito al 23% e al 25% in una sola aliquota al 20% per tutti i redditi fino a 28.000 euro.
Oltre alla riforma delle aliquote IRPEF, a Roma si parla anche di un netto taglio dell’IVA sui beni di prima necessità. Nelle ultime settimane è passata anche la possibilità di una totale cancellazione dell’IVA su tali prodotti. Una seconda, importante novità potrebbe arrivare sul lato del taglio del cuneo fiscale. Attualmente posto al 3% per i redditi fino a 25.000 euro e del 2% per i redditi fino a 35.000 euro, la percentuale potrebbe aumentare fino al 5% per tutti i redditi entro i 35.000 euro annui.
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