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Fotovoltaico da balcone: con direttiva case green sarai costretto. Vediamo pro e contro

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Riccardo Magliano

La nuova direttiva europea sulle case green potrebbe costringere tutti a cambiare i propri piani. Ecco in cosa consiste e cosa comporta.

La direttiva case green è una regola europea che fa parte di un più ampio piano di taglio alle emissioni di CO2. Si tratta di un piano ecologico che vuole abbassare drasticamente l’impatto inquinante dell’Unione Europea nei prossimi anni. La direttiva potrebbe avere un impatto devastante.

Fotovoltaico da balcone
Direttiva che ti costringe a mettere i pannelli solari – ilovetrading.it

La direttiva europea sulle case green non è stata presa particolarmente bene dalla politica italiana. Non tanto per il fine in se della direttiva, ma per i modi con cui sono stati presentati i doveri di ogni stato. La Direttiva europea case green è parte del grande piano ecologista dell’Unione Europea sull’abbattimento delle emissioni di CO2 nei prossimi anni. Il piano procede a tappe molto vicine le une con le altre, e prevede che entro il 2050 l’interezza del patrimonio edilizio europeo sia a emissioni zero. Il fine è nobile, ma deve fare i conti con la realtà.

La direttiva arrivata pochi giorni fa da Bruxelles specifica il primo passo da compiere nella direzione pensata dal piano ecologico. Si tratta di rendere tutti gli edifici del territorio dell’Unione a classe energetica E entro il 2030, e convertire a classe energetica D solo 3 anni dopo. Per fare un paragone, attualmente in Italia circa il 30% degli edifici è ha una classe energetica inferiore alla E. Benché siano chiari a tutti i benefici dell’investimento in energie green, c’è da considerare il fatto che la riqualificazione energetica degli edifici sarebbe a spese dei proprietari, che dovrebbero sborsare quantitativi ingenti di denaro per adeguarsi alle richieste della Commissione Europea.

La questione delle tempistiche e degli obblighi degli stati

Il piano delle case green era stato congegnato, sia per i modi che per i tempi, ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina con conseguenti crisi economico-sociali. La guerra e i disordini economici che sono conseguiti non hanno rallentato i progetti dell’Unione, anzi, hanno messo ancora più fretta ai vertici di Bruxelles, desiderosi di distanziarsi il più possibile dalla dipendenza energetica dalla Russia. Il problema è che queste scadenze così ristrette vanno ad esclusivo svantaggio dei cittadini europei.

Direttiva case green
Direttiva case green, pro e contro – ilovetrading.it

In Italia, per esempio, molte famiglie sono già vessate dall’aumento delle spese per colpa delle bollette alte e dell’aumento del tasso di inflazione. Nonostante i bonus messi a disposizione dal Governo per la rivalutazione energetica delle case, come il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, o il sismabonus, le spese da sostenere sono comunque alte e non tutti possono permettersi un investimenti di diverse migliaia di euro senza pensarci sopra.

La discussione politica e la bocciatura della direttiva

In Italia la direttiva europea è stata discussa nelle aule della Camera dei Deputati, e la storia si è conclusa con una sonora bocciatura. Una mozione presentata alla Camera dai deputati della Lega ha richiesto la respinta della direttiva europea case green, additandola come un attacco al patrimonio immobiliare italiano.

La situazione dovrà essere chiarita in seguito. Considerando che l’Italia potrebbe non essere l’unico stato membro a respingere la direttiva della Commissione Europea, è probabile che Bruxelles sarà costretta a rivedere i suoi piani. La discussione, però, è solo rimandata a data da destinarsi.

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