Allarme da parte di Bankitalia per il mercato immobiliare. Si vendono sempre meno case e con tempi troppo lunghi. Cosa sta succedendo?
Si prospetta un crollo vertiginoso del valore del mercato immobiliare in Italia. La notizia la da Bankitalia, che apre ufficialmente una stagione molto promettente per chi vuole acquistare casa. Non è ancora chiaro quanto durerà questo periodo di crisi.
A confermare che il calo del mercato immobiliare italiano è una realtà sono i dati incrociati di tre grandi centri di studi: quello della Banca d’Italia, quello dell’Agenzia delle Entrate, e quello di Tecnoborsa. Parrebbe dunque che il periodo sia florido per l’acquisto di una nuova casa, con i prezzi più bassi. Che cosa è successo al mercato immobiliare? Perché questo crollo apparentemente improvviso? Le ricerche degli istituti si sono basate sui dati forniti dalle agenzie immobiliari durante il quarto trimestre del 2022, ma sono in programma nuove ricerche anche per il 2023.
L’elaborazione di tali dati ha rivelato un quadro interessante, visto che a quanto pare il problema per gli agenti sta nelle lunghe attese per la conclusione di una vendita per una casa nuova. Il periodo economicamente molto problematico sta impedendo a moltissimi di accedere a un buon mutuo per una casa, quindi in molti sono costretti a temporeggiare per avere delle offerte migliori dagli agenti immobiliari. Questo temporeggiamento per le agenzia significa meno introiti, quindi si è verificato un progressivo calo delle cifre nella prima offerta delle agenzie immobiliari, in modo da concludere gli affari più in fretta.
Questo improvviso calo del valore di mercato per gli immobili arriva in realtà dopo un periodo di grande fermento. Nel secondo trimestre del 2021, con l’uscita dalla fase peggiore della pandemia, era stato creato il mutuo giovani, che ha aiutato all’aumento del valore del mercato. A complicare la situazione è stato, ovviamente, il rialzo dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea, risultato delle politiche monetarie per contrastare l’inflazione.
Quello che la BCE sta facendo da quando è scoppiata la guerra in Ucraina è alzare i tassi di interesse per aumentare il valore della moneta e quindi contrastare l’effetto dell’inflazione. L’effetto collaterale di questa politica monetaria è che coi tassi di interesse alti, anche i tassi dei mutui e dei prestiti si alzano di conseguenza. Questo rende molto più difficile per tutti l’accesso ad un buon mutuo, e quindi si acquistano meno case.
La domanda ora sorge spontanea. Alla luce di quanto accaduto fino ad ora, abbiamo due effetti economici contrastanti per quanto riguarda l’acquisto di una casa quest’anno. Da una parte non è facile trovare un buon mutuo per procedere all’acquisto di una casa, visto che gli interessi sono molto alti. Dall’altra il fatto che si compri meno ha fatto abbassare i prezzi delle case.
L’opinione comune è che il gioco valga la candela. Investire sul mercato immobiliare è sempre un buon investimento a prescindere dalle condizioni, e il basso prezzo può essere un buon indice di via libera. Inoltre c’è da considerare che gli istituti di ricerca sono molto scettici sulla possibilità che questo abbassamento duri sul lungo periodo.
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