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MIA al posto di RdC: in tanti casi vale oro | Calcoliamo le cifre concrete che avrai tu

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Edoardo Corasaniti

Cosa cambia per gli italiani dopo il reddito di cittadinanza con la nuova prestazione Mia: ecco la riforma del Governo.

Il Reddito di Cittadinanza diventa MIA, la nuova Misura di Inclusione Attiva prenderà il posto del sussidio a partire dal primo settembre 2023.  La misura cambierà seconda dei destinatari: i “non occupabili” (famiglie povere dove c’è almeno un minorenne, un anziano over 60 o un disabile) dagli “occupabili” (famiglie povere con all’interno un componente tra i 18 e i 60 anni di età).

MIA al posto del Reddito di Cittadinanza
Il “nuovo RDC” si chiama MIA (AnsaFoto) – Ilovetrading

L’indennità sarà uguale a 375 euro al mese per coloro che sono chiamati occupabili e 500 euro per i non occupabili, mentre è al vaglio una soluzione circa la quota per l’affitto. Il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, in un intervista esclusiva al Corriere rilasciata il 6 marzo 2023, ha annunciato il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito entro l’anno da una nuova prestazione, la Misura di Inclusione Attiva (MIA).

Si tratta di un sostegno al reddito che verrà fornito, in importi diversi, sia a chi può lavorare – ma è disoccupato – sia a chi non è occupabile. Dunque, gli occupabili, che beneficiano dell’attuale RdC al massimo per sette mesi nel 2023, alla luce delle news 2023, e comunque non oltre il 31 dicembre, scaduta la prestazione potranno presentare la domanda per la MIA.

Come nasce Mia e a chi è diretto

Si ricorda che già con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, il Parlamento aveva sancito lo stop al Reddito di Cittadinanza nel 2024 e stabilito una stretta della misura, in particolare nei confronti di coloro che sono abili al lavoro. Contestualmente, il Governo aveva anche annunciato l’istituzione di un Fondo per il sostegno alla povertà e all’inclusione attiva e una riforma dei sussidi per le famiglie in difficoltà, con lo scopo di abbassare i costi dell’attuale RdC, e la MIA si inserisce proprio all’interno di questa riforma. Ma andiamo a vedere, in base alle prime anticipazioni, di cosa si tratta esattamente.

La Misura di Inclusione Attiva è un aiuto che nasce per contrastare la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, della libera scelta del lavoro e del diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura.

MIA al posto del Reddito di Cittadinanza cosa cambia
“Mia” sostituisce il RDC: cosa cambia (AnsaFoto) – Ilovetrading

Si tratta di un’indennità per i nuclei familiari poveri, suddivisi tra “occupabili” e “non occupabili” (a seconda dell’appartenenza al primo o al secondo gruppo l’importo cambia). Più precisamente, i potenziali beneficiari della MIA verranno divisi in due platee.  Secondo i primi rumors, con il Reddito di Cittadinanza che diventa MIA anche la soglia ISEE per ottenere la nuova misura dovrebbe subire una forte stretta. Il tetto per aver diritto alla nuova Misura di Inclusione Attiva dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro per il Rdc a 7.200 euro. Un taglio che ridurrebbe di un terzo la platea dei beneficiari rispetto a quella attuale.

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