Attenzione alle differenze prima di indicare una motivazione tra malattia o infortunio. Per non essere penalizzato, scegli la formula giusta
In Italia, i lavoratori godono di una serie di diritti, tra cui la possibilità di non presentarsi al lavoro in caso di problemi di salute.
Tuttavia, spesso ci sono dubbi sul fatto che un’assenza debba essere considerata malattia o infortunio, il che può comportare conseguenze negative per i dipendenti. Nel resto dell’articolo, cercheremo di fare chiarezza sulla distinzione tra malattia e infortunio, al fine di evitare sanzioni e problemi lavorativi.
Quando si verificano problemi di salute, i lavoratori hanno il diritto di non presentarsi al lavoro, ma la scelta tra la formula della malattia o dell’infortunio può essere complessa. In linea di massima, la malattia riguarda le patologie che insorgono per cause interne al corpo umano, mentre l’infortunio si verifica quando il lavoratore subisce un evento traumatico sul luogo di lavoro o durante il tragitto casa–lavoro. Nel resto dell’articolo cercheremo di fare maggiore chiarezza su questo delicato aspetto.
Per parlare di infortunio è necessario che avvenga un evento traumatico improvviso che costringe il lavoratore a rimanere a casa per più di tre giorni e che sia il risultato di un fattore violento. D’altra parte, la malattia professionale è il risultato di un fattore di rischio di origine lavorativa che è prevalente rispetto ad altri, e può essere legata all’ambiente di lavoro e alla prestazione lavorativa nel tempo. Mentre l’infortunio è il risultato di una causa violenta, la malattia professionale è spesso il risultato del progressivo agire nel tempo. In sintesi, malattia e infortunio non sono formule sovrapponibili e richiedono diverse condizioni per essere considerati come tali.
Per stabilire se si tratta di un infortunio o di una malattia professionale, è fondamentale il ruolo del medico curante, che deve redigere un certificato medico indicando l’origine professionale della patologia. Il lavoratore deve presentare questo certificato al datore di lavoro entro 15 giorni dalla malattia. Il datore di lavoro, a sua volta, deve denunciare la patologia all’Inail entro 5 giorni dal ricevimento del certificato. In caso di infortunio, l’Inail copre gli eventi improvvisi e violenti che comportano l’inabilità temporanea per più di 3 giorni. Il lavoratore deve presentarsi con il libretto di lavoro, il fascicolo sanitario e le attestazioni di invalidità riconosciute in altri ambiti giuridici.
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