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INPS rivuole indietro i soldi che ti ha dato: pensionati e famiglie furiosi “come restituire”

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Gianluca Merla

Arriva la cattiva notizia dal Fisco. Ora l’Inps rivuole indietro i soldi che ti ha dato: difficoltà per famiglie e pensionati

L’eventualità che l’Inps richieda indietro i soldi che ha dato può essere una situazione molto difficile per famiglie e pensionati, soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale.

Inps chiede indietro i soldi
L’Inps può chiedere indietro i soldi che ha dato (Credits foto: Ansa) – Ilovetrading.it

Ci sono diverse circostanze in cui ciò può accadere, come ad esempio nel caso di un errore nel calcolo dell’importo da erogare o di una violazione delle condizioni per l’assegnazione della prestazione. Nel resto dell’articolo esploreremo le diverse situazioni in cui l‘Inps può richiedere indietro i soldi e come difendersi al meglio per evitare spiacevoli sorprese.

Come fare quando l’Inps rivuole indietro i soldi che ha dato

In alcuni casi, l’Inps potrebbe richiedere il rimborso di somme erogate a seguito di un errore di sistema, non imputabile al cittadino. Questa scelta dell’Ente potrebbe causare danni ingenti alla persona coinvolta, che potrebbe non essere in grado di restituire l’importo richiesto, soprattutto se effettuato con ritardo. Nel resto dell’articolo esploreremo come affrontare questa situazione e quali sono i rimedi a disposizione del cittadino in questi casi.

Inps chiede indietro i soldi
Cosa fare per difendersi – Ilovetrading.it

Nel caso in cui l’Inps richieda indietro i soldi, è importante capire il motivo della richiesta e l’eventuale errore commesso dall’Ente. Il contribuente può presentare un ricorso amministrativo entro 90 giorni contro la decisione presa dall’Inps e chiedere una revisione della richiesta dell’Istituto. Se il ricorso viene respinto, si può ricorrere al giudice amministrativo competente. Tuttavia, è importante tenere presente che, anche se viene verificato che l’errore è stato fatto dall’Inps, l’articolo 2033 del Codice Civile prevede la ripartizione dell’indebito. Questo vuol dire che il cittadino potrebbe comunque dover restituire le somme, oltre agli interessi.

Dunque, nel caso in cui l’Inps richieda indietro i soldi, è importante comprendere la causa della richiesta e verificare se l’errore è imputabile all’ente o al cittadino. In caso di ricorso, è possibile presentare un’istanza amministrativa entro 90 giorni e ricorrere al giudice amministrativo competente in caso di risposta negativa. Tuttavia, è opportuno tenere a mente che la ripartizione dell’indebito può comportare l’obbligo di restituire le somme erogate, maggiorate degli interessi. È quindi consigliabile rivolgersi a un professionista del settore per valutare la fattibilità del ricorso e il modo migliore per tutelare i propri interessi. In ogni caso, è importante non trascurare queste richieste e rispondere nei tempi previsti, al fine di evitare conseguenze negative.

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