I requisiti per ottenere il MIA, il nuovo sussidio del Governo Meloni che sostituirà il Reddito di Cittadinanza: come fare per averlo
È stato istituito quattro anni fa, il Reddito di Cittadinanza, ma il neonato governo Meloni ha deciso di mandarlo in pensione sostituendolo con un’agevolazione similare ma con parametri di accesso differenti. Stiamo parlando di Mia, la Misura per l’inclusione attiva che dovrebbe andare a sostituire definitivamente il Rdc entro fine 2013.
Di fatto si tratta del quarto step di un percorso avviato dal 2016 con la SIA, Sistema di inclusione attiva, sostituito poi dal REI (Reddito di inclusione) ed infine dal Reddito di Cittadinanza nel 2019. Ogni agevolazione prevedeva, per averne diritto, diverse soglie Isee e costi di erogazione differenti. Infatti la SIA è costata un miliardo di euro all’anno mentre il Rdc ha toccato la cifra di 8 miliardi annui. MIA dovrebbe riportate i costi a carico dello stato a livelli più bassi.
Il nuovo sussidio al quale il Ministero del Lavoro sta lavorando dovrebbe, stando alle indiscrezioni circolanti in questo periodo, andare a modificare sia la platea degli aventi diritto che requisiti, durata ed importi. Il Rdc dovrebbe poter essere richiesto fino a fine agosto ma il beneficio verrà erogato solo fino alla fine dell’anno, per poi passare a Mia. Le platee dovrebbero essere suddivise in due maxi gruppi ovvero le famiglie con minori, disabili o over 60 e quelle che non li hanno, con relativi importi e durata del sussidio diversificati. Obiettivo è eliminare la possibilità che siano le famiglie composte da un singolo componente a beneficiarne maggiormente, portando i single alla possibilità di ottenere soltanto l’importo decurtato (a meno che non siano persone disabili o di età superiore ai 60 anni).
Requisiti per ottenerlo e quando si rischia di perdere il sussidio
Passando alle cifre totali, MIA dovrebbe aggirarsi intorno ad un massimo di 6000 euro l’anno, e la somma andrà ottenuta mediante la moltiplicazione per la scala di equivalenza legata al nucleo familiare. Se la famiglia in condizione di povertà non avrà disabili, minori o anziani over 60 al suo interno il beneficio sarà ridotto del 25% arrivando ad un massimo di 375 euro mensili ovvero 4500 euro l’anno. L’assegno verrà erogato per 18 mesi, nel caso di una famiglia con anziani, disabili e minori, periodo di tempo rinnovabile per ulteriori 12 mesi (con un mese di atteso). Senza queste categorie invece il beneficio durerà al massimo un anno e, dopo un mese di stop, si avrà diritto ad ulteriori sei mesi di bonus trascorsi i quali occorrerà attendere 18 mesi prima di ricevere di nuovo MIA, fatto salvo la persistenza dei requisiti per ottenerlo.
Passando ai requisiti, oltre a dover essere cittadini italiani o dell’Ue con diritto di soggiorno permanente o ancora, per soggiornanti di lungo periodo, cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE, l’Isee non dovrà superare i 7.200 euro. Si tratta di una differenza importante rispetto ai 9.360 previsti dal Reddito di Cittadinanza.
Infine il valore del reddito familiare non dovrà superare i 6.000 euro annui, cifra da moltiplicare per il relativo parametro della scala di equivalenza. Per ciò che riguarda il percorso per la ricerca occupazionale, i lavori sono ancora in corso ma si ipotizza che il sussidio possa venire a decadere immediatamente dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro ritenuta congrua.