Arriva il forte aiuto per chi ha figli affetti da invalidità e la novità dell’INPS farà felici tutti. Ecco come chiedere subito al CAF.
Quando pensiamo all’assegno di invalidità pensiamo a qualche cosa che riguarda gli adulti ma è importante tenere presente che si può avere e in modo semplificato con una nuova procedura per i minori. L’INPS cerca di snellire le procedure relative ai genitori che devono chiedere un sussidio di invalidità per i figli.
Grazie ad un nuovo servizio il genitore potrà proprio utilizzare il patronato per inviare la domanda di invalidità relativa al figlio senza troppi problemi. Quando ci sono dei bambini che abbiano problemi che portano all’invalidità è importante garantire loro le visite specialistiche e i dispositivi medici. Questa particolare cura per i piccoli affetti da invalidità costa tanti soldi.
Un aiuto importante
Il problema vero è che a causa della condizione di disabilità il minore finirà per svolgere i compiti della scuola ma in generale tutte le funzioni tipiche della sua giovane vita con limiti e difficoltà. Ma è importante sottolineare che l’invalidità degli adulti e quella dei bambini vengono riconosciute in maniera diversa. Ma per i minori affetti da invalidità ci sono due tipi di indennità. La prima si chiama indennità mensile di frequenza e la seconda indennità di accompagnamento. Vediamo come funzionano questi due importanti aiuti garantiti sempre dall’INPS. Se il minore, ad esempio, ha il diabete si possono avere circa €290 al mese con il riconoscimento dell’invalidità civile.
Il nuovo messaggio INPS
Quello del diabete è soltanto un esempio ma oggi l’INPS con il messaggio numero 892 del 2023 comunica l’attivazione di un nuovo servizio che mette in condizione i patronati e anche le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, di semplificare la vita a chi deve sottoporre la domanda. Infatti l’INPS consente ai patronati di inviare via web la domanda al posto del genitore del bambino disabile.
Una importante precisazione contenuta nel comunicato dell’INPS è che il genitore che presenta la domanda è uno solo. Tuttavia è necessario che anche l’altro genitore sia consapevole dell’invio della domanda.
Proprio per questo il genitore che non fa materialmente alla domanda riceverà una raccomandata o una PEC con tutte le informazioni relative alla domanda presentata dall’altro genitore.
Cosa deve fare l’altro genitore
Se tra i due genitori c’è accordo tutta questa parte può apparire inutile ma in tantissimi casi invece è utile perché il genitore che presenta la domanda riceve una notevole cifra mensile ed è giusto che l’altro ne sia a conoscenza. La domanda prevede una serie di sezioni relative ai dati sanitari, amministrativi e sono necessari anche i dati della frequenza scolastica.
Il genitore può scegliere il pagamento in contanti presso lo sportello oppure l’accredito su IBAN ma l’altro genitore deve comunque approvare. Perché il secondo genitore non dichiarante dia l’autorizzazione si sono due modi. Il primo modo è quello di fare tutto on-line direttamente e il secondo modo è di dare la propria autorizzazione e la propria delega tramite patronato. La burocrazia resta comunque tanta, ma questo nuovo servizio tramite il patronato potrebbe essere una vera e propria svolta per tanti genitori di bambini disabili per ottenere le cifre alle quali la legge dà diritto che spesso richiedono un ginepraio di adempimenti, con spreco di tempo e fatica.