Un nuovo messaggio dell’INPS sta terrorizzando gli italiani. Scopriamo cosa c’è di vero e soprattutto cosa si deve fare se lo si riceve.
In queste ore un nuovo messaggio dell’Inps sta mettendo in apprensione milioni di cittadini. Quando lo si riceve bisogna compiere subito questi passaggi: ecco cosa si deve fare.
In questi anni uno dei maggiori pericoli a cui ogni utente connesso al mondo del web deve prestare attenzione è costituito senza alcun dubbio dal phishing. Infatti questa pratica fraudolenta sferza gli utenti con cadenza regolare e con delle vere e proprie ondate di mail. Queste sono pensate per indurre la vittima a consegnare inavvertitamente i propri dati sensibili. Le comunicazioni truffaldine in questione prendono corpo in mail o sms pensate per indurre il lettore a compiere determinate azioni.
Due degli esempi più noti sono: effettuare accessi a link esterni oppure scaricare allegati malevoli, step fondamentali per la riuscita della truffa. Mentre invece un altro dettaglio di primaria importanza è che spesso questo tipo di comunicazioni sfruttano indebitamente il nome di alcuni enti autorevoli per aumentare il tasso di fiducia da parte della vittima. L’ultimo caso riguarda proprio l’Inps: andiamo quindi a scovare qual è la truffa che sta coinvolgendo l’Istituto.
La prima cosa da sapere è che nell’era tecnologica è che i truffatori hanno tantissime armi per colpire online. Sono presenti infatti diverse tecniche per cogliere in fallo gli italiani, facendoli cadere nella trappola. I cyber-criminali solitamente sfruttano il nome di enti affidabili come le Poste o, appunto, l’Istituto di Previdenza Sociale. Principalmente però sono tre i metodi utilizzati per rubare dati sensibili e certe volte anche dei risparmi dalla vostra banca. Scopriamo quali sono.
PHISHING – Questa è la tecnica più utilizzata dagli hacker. L’obiettivo è quello di convincere i meno esperti a consegnare informazioni personali, come username, password e numeri di carte di credito attraverso siti o e-mail che cercano di assomigliare quanto più è possibile ad un ente statale come può essere l’Inps.
MALWARE – È il metodo certamente più “tecnico” utilizzato dai cyber-criminali. In questo caso vengono utilizzati dei virus ed altri tipi di software pericolosi inviate tramite mail o attraverso dei link dannosi. Così facendo viene compromessa la sicurezza dei dispositivi dei cittadini rendendo più facile il furto di dati sensibili ed informazioni personali di vario tipo.
SOCIAL ENGENEERING – Questa è una delle tecniche più recenti degli hacker e consiste nell’utilizzo della psicologia. Manipolando la vittima i cyber-criminali sono in grado di convincere le persone a fornire informazioni personali o finanziarie. In questo caso quindi il truffatore può spacciarsi per il funzionario di una società ed una volta convinta la vittima riceverà tutte le notizie che cercava.
Insomma, c’è da fare sempre molta attenzione quando ci si ritrova ad avere a che fare con il web. Se non siete esperti chiedete sempre consiglio ed evitate di fornire dati personali a chicchessia. Questo è davvero il primo comandamento per provare a non essere truffati: se vi chiamano e vi chiedono dati personali rifiutate di darli e dite che chiamerete poi voi l’ente da cui siete stati contattati. Risalendo al call center ufficiale sarete certi che i vostri dati sono al sicuro e potrete sicuramente evitare la truffa!
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