Con l’alta inflazione una nuova pandemia potrebbe essere molto più dannosa. Vediamo i forti rischi e cosa ci si attende.
Nessuno ha dimenticato l’impatto devastante che ha avuto la pandemia di Covid sulla vita delle persone, sulla salute e sull’economia. La pandemia è un evento che resterà nella storia come uno dei più grandi drammi collettivi ai quali l’umanità abbia mai assistito nell’epoca recente.
Tuttavia gli esperti mettono in guardia contro nuove pandemie in arrivo ma il problema è che oggi il mondo non appare più preparato. Infatti secondo gli esperti nuove pandemie possono essere in arrivo e potrebbero partire ancora una volta dai Paesi asiatici. Se effettivamente nuove pandemie dovessero arrivare i problemi sarebbero molteplici, con esiti imprevedibili in termini di vite umane.
Una nuova pandemia è possibile
Infatti come il Covid ci ha insegnato, una pandemia significa un elevatissimo numero di morti e di contagiati. In secondo luogo ancora una volta le conseguenze ci sarebbero sulla catena degli approvvigionamenti e tanti generi di prima necessità potrebbero diventare mancanti o troppo costosi. Tra l’altro se una pandemia arrivasse adesso con questa fortissima inflazione, rischierebbe di fare esplodere i costi dei generi di prima necessità e quindi i problemi sarebbero ancora più forti.
Ma ciò su cui gli esperti lanciano l’allarme che il mondo oggi non sembra più preparato rispetto alla pandemia di Covid. Molti stanno sostenendo che i paesi non abbiano fatto tesoro dell’esperienza della pandemia e se ne dovesse arrivare un’altra i danni non sarebbero minori rispetto alla precedente
L’inflazione potrebbe davvero esplodere
Tra l’altro se una pandemia dovesse arrivare in tempi brevi l’anello debole resterebbe proprio quello inflazionistico. Dobbiamo tenere presente che la pandemia è arrivata a colpire un mondo che aveva un’inflazione bassissima. Ma se una pandemia nuova dovesse arrivare in questo periodo sarebbe proprio la combinazione tra pandemia e inflazione a essere devastante. Non dobbiamo dimenticare che l’altissima inflazione non è altro che l’onda lunga delle politiche di emergenza messe in campo dalle banche centrali proprio per riuscire a far riprendere l’economia mondiale dallo shock del Covid.
Gli esperti sottolineano come sia un vero peccato che i paesi non appaiono più preparati e soprattutto più disponibili alla collaborazione reciproca.
L’inflazione alta è la “convalescenza economica” del Covid
La fortissima inflazione di oggi è dovuta sostanzialmente ai tassi a zero tenuti per troppo tempo dalle banche centrali e al problema degli approvvigionamenti. L’altissima inflazione va considerata come una sorta di convalescenza dell’economia dai danni dell’ondata di Covid. Se una nuova pandemia arrivasse adesso sarebbe come se un nuovo colpo si abbattesse su un sistema economico ancora debole e i danni potrebbero essere molto più forti. Le banche centrali non avrebbero a disposizione le risorse per le misure eccezionali messe in campo per il Covid perchè ancora devono arginare gli scompensi causati dai precedenti interventi.
