Quanti soldi dovremmo percepire per legge dal nostro lavoro? Ecco quali sono le novità in materia di salario minimo in Italia.
Tra proposte e opposizioni, il tema del salario minimo in Italia è uno di quelli che avanza a fatica. Da sinistra arriva qualche voce che cerca di alimentare il dibattito, ma per il momento siamo ancora lontani da una svolta rivoluzionaria.
Il dibattito politico italiano è stato sempre piuttosto refrattario al tema del salario minimo. Sebbene qualche voce da sinistra cerchi di quando in quando di portare all’attenzione della politica questo tema, la maggior parte dei parlamentari sembra sordo alle richieste. Il salario minimo è una cosa che esiste da tempo in Europa. In Germania e in Francia è una legge già da molti anni, e il minimo garantito per ogni lavoratore in questi stati è in crescita costante. Proprio in Germania, l’attuale cancelliere Scholz ha aumentato il salario minimo dei lavoratori tedeschi portandolo a 12 euro l’ora.
Confrontando la media delle retribuzioni in Italia rispetto al resto d’Europa, il nostro paese sembra essere uno di quelli con le retribuzioni di lavoro più basse. Se la media italiana è di 27.404 euro l’anno, in Europa la media è di 37.382 euro l’anno. Questi dati, tuttavia, fanno a pugni con le ricerche statistiche fatte da INPS e ISTAT. Le ricerche condotte dall’INPS, hanno restituito una realtà in cui in Italia gli stipendi medi oscillano tra 7,65 euro l’ora e 10,60 euro l’ora. Per quanto riguarda l’ISTAT, invece, le statistiche rivelano che i lavoratori italiani prendono in media 15,80 euro l’ora, ma la ricerca è stata condotta soltanto sulle aziende con più di 10 dipendenti.
L’attenzione sul tema del salario minimo è salita in seguito all’elezione a segretario dal Partito Democratico di Ely Schlein, che ha sollevato la proposta di porre il salario minimo in Italia a 9 euro l’ora. D’altra parte, Giuseppe Conte è già a favore di introdurre in Italia il salario minimo, e ribatte con una proposta di 10 euro l’ora come salario minimo per i lavoratori. Alcune voci contrarie, prima tra tutte quella di Confindustria, ritengono che l’introduzione potrebbe portare a uno scenario di inflazione molto pericoloso. Il salario minimo in Italia potrebbe essere inferiore alla media nazionale per quanto riguarda le paghe dei lavoratori.
A queste voci si aggiunge anche quella del presidente dell’INPS Pasquale Tridico, che con un calcolo conferma che con il salario minimo a 9 euro la pensione media potrebbe essere più bassa di adesso. Con l’attuale disposizione previdenziale, spiega Tridico, dopo 30 anni di lavoro a 9 euro l’ora si otterrebbe una pensione di 750 euro al mese. Per avere una pensione di almeno 1.000 euro al mese con salario minimo di 9 euro al mese occorrerebbe versare almeno 40 anni di contributi.
La discussione in merito al salario minimo non sembra essere risolvibile in tempi brevi. Nonostante siamo tra le pochissime nazioni in Europa a non avere un salario minimo per i lavoratori, il mondo del lavoro e della pensione in Italia rende la sua implementazione molto complessa. Il primo ostacolo è il grosso disequilibrio tra i vari settori lavorativi in Italia. A seconda del tipo di lavoro e del settore, lo stipendio è molto diverso, per questo le stime statistiche fatte dagli enti statali differisce così tanto.
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