Il caro energia si fa sentire e le abitudini degli italiani come del resto dei cittadini europei stanno cambiando di conseguenza. Persino l’uso di elettrodomestici come la lavatrice va rivisto.
In seguito al conflitto russo-ucraino sono state due le conseguenze principali per il Vecchio Continente. Prima di tutto la salita del prezzo delle materie prime, a cui hanno fatto compagnia le bollette di gas e luce che hanno iniziato a pesare sempre di più sulle famiglie. Nonostante stiano arrivando alcuni aiuti dallo Stato, tutti stiamo imparando come risparmiare energia anche con gli elettrodomestici.
Prima che a forni e aspirapolveri occorre fare attenzione a uno degli apparecchi che si usano di più, vale a dire la lavatrice. Ognuno ha e le proprie abitudini relativamente a come farla ma purtroppo sugli orari ci sono dei limiti da rispettare, soprattutto per chi vive in un condominio. Altrimenti si possono rischiare sanzioni pecuniarie anche notevoli.
Le regole da rispettare in appartamento sono tante: silenzio dopo le 21 fino al mattino e nel primo pomeriggio, presenza alle assemblee…e anche orari per l’uso degli elettrodomestici più rumorosi. Sappiamo che nelle ore notturne l’energia costa meno e quindi sarebbe più conveniente avviare il lavaggio sul tardi…ma la cara lavatrice non è proprio silenziosa.
Fra le dieci di sera e e sei del mattino la soglia del rumore ammessa dalla legge (non solo nei condomini) infatti è di appena 3 decibel. Per dare l’idea, si tratta del suono che si produce con un respiro. Niente a che vedere con quello prodotto dalla centrifuga. Risparmiare sul bucato dunque richiede di adottare altri trucchetti, a meno che non si viva in una villetta isolata.
Oltre al limite sopra citato, alcuni condomini inseriscono direttamente all’interno delle regole previste dal contratto il divieto di usare la lavatrice di notte. A meno che non si abbia in programma di trasferirsi in un condominio più tollerante quindi occorre fare caso a tali limiti. In caso si violasse il regolamento condominiale le conseguenze si tradurrebbero in una multa variabile fra i 200 e gli 800 euro. Per evitare la sanzione dunque conviene fare attenzione al contratto previsto dal condominio e verificare con attenzione i limiti previsti. Altrimenti il problema non sarà più solo la bolletta.
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