Il datore di lavoro è obbligato ad un forte aiuto al lavoratore dietro specifica richiesta. Tutte le novità e come ottenerlo.
Molto spesso può capitare nella vita di avere bisogno di una cifra extra ma accedere al credito non è semplice. Oggi tanti chiedono prestiti ma se li vedono rifiutare perché quando non si hanno proprietà o non si ha la sicurezza di uno stipendio o di una pensione accedere al credito diventa complesso.
Tuttavia il lavoratore può farsi dare una forte somma del suo datore di lavoro ed è importante capire come funziona questo strumento. Il trattamento di fine rapporto è un qualche cosa che ammonta circa il 6,9% della retribuzione annua complessiva lorda. Avere il TFR alla fine del rapporto di lavoro può fare sicuramente comodo ma il TFR può anche essere anticipato in busta paga.
Come funziona la richiesta e quanto si può avere
La richiesta del TFR anticipato può raggiungere anche il 70% di quello che si è accumulato fino a quel momento nel rapporto di lavoro. Ma non lo possono chiedere tutti: non può essere richiesto dai dipendenti statali e anche i tirocinanti e i collaboratori non possono chiederlo. In linea di principio il TFR anticipato lo possono chiedere soltanto i lavoratori del settore privato. Ma questa non è la sola limitazione: per poterlo ottenere è necessario siano trascorsi almeno otto anni alle dipendenze dello stesso datore di lavoro privato. Se non è trascorso quel termine è inutile: il tfr non si può chiedere. Non solo: si può chiedere l’anticipo solo sui casi espressamente previsti dalla legge.
I casi nei quali datore di lavoro deve dire si
Questi casi sono l’acquisto della prima casa per se stessi o per i propri figli oppure l’accesso a terapie oppure mediche. Ma una cosa da tenere presente è che anche se si hanno tutti i requisiti, il datore di lavoro comunque potrebbe non erogare l’anticipo. Infatti la legge attuale contempla che soltanto il 4% del numero complessivo dei dipendenti può chiedere l’anticipo.
I pochi che possono richiedere il TFR possono ottenere una cifra importante se sono tanti gli anni che si è lavorato presso una determinata azienda. Una cosa fondamentale da tenere presente è che l’anticipo non va calcolato su quello che sarebbe il TFR alla fine del rapporto di lavoro che è, chiaramente, una cifra impossibile da conoscere a priori.
Come si calcola la cifra che si può avere e limiti
Al contrario l’anticipo va calcolato sulla somma accantonata per il TFR al momento in cui l’anticipo viene chiesto. E’ proprio su questa cifra che si potrà avere una determinata percentuale che oscillerà in base al numero di anni che il richiedente ha lavorato per un’azienda e all’ammontare del compenso percepito mensilmente.
