La detrazione ‘affitto’ è rivolta agli studenti, ma cosa prevede e quali sono i requisiti per poterla ottenere? Facciamo chiarezza
I costi per lo studio, qualora si scelga di farlo fuori sede, possono diventare insostenibili. Alle spese per l’iscrizione e l’acquisto dei libri vanno spesso a sommarsi quelle per l’affitto di un’abitazione nelle vicinanze dell’istituto, per consentire di raggiungerlo in tempi rapidi e di non saltare lezioni preziose.
Si tratta di un sacrificio economico non indifferente, un investimento che darà i suoi frutti quando, una volta conseguiti diploma o laurea, ci si affaccerà al mondo del lavoro. Ma non tutti sanno che, proprio per aiutare gli studenti a sostenere le spese di affitto, esiste un’agevolazione di grande rilevanza.
Si tratta della detrazione affitto per studenti e la possono ottenere non solo gli iscritti all’Università ma anche gli studenti che hanno effettuato l’iscrizione presso istituti tecnici superiori e Conservatori di Musica. Purché abbiano sottoscritto un contratto di locazione che non superi una specifica cifra. Questa misura era già esistente nel 2022 ma è stata approvata anche per il 2023 e consentirà a milioni di giovani che hanno spostato il domicilio fuori dal comune di residenza di sentire meno il peso dei costi di affitto.
Detrazione affitto per studenti: requisiti e come fare richiesta
Entrando nel merito dell’agevolazione, essa consente di ottenere una detrazione massima del 19% per canoni di locazione che non superino i 2.633 euro, pertanto si possono risparmiare fino a 500 euro mediante rimborso Irpef e previa compilazione del modello 730 per verificare qual è la percentuale relativa alla misura di sostegno. Per avere la massima detrazione il reddito del nucleo familiare deve essere inferiore a 12.000 euro.
Vi sono però una serie di altri requisiti da tenere in considerazione: il primo è relativo alla distanza tra il comune di residenza e quello nel quale l’abitazione in affitto si trova, che deve risultare superiore a 100 chilometri, proprio allo scopo di sostenere in primis i fuorisede. I contratti di locazione sottoscritti possono essere quelli riferibili alla legge n.431 del 1998 oppure i contratti di ospitalità o gli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati da enti per il diritto allo studio.
Vi sono anche alcune fasce di studenti che rimangono escluse da questa misura ovvero coloro che sono iscritti a Dottorati di ricerca, Corsi di specializzazione o Corsi post-laurea. Inoltre vi sono una serie di spese che restano escluse da questa agevolazione: si tratta del deposito cauzionale dei costi relativi all’agenzia immobiliare e alle spese condominiali ma anche il riscaldamento incluso nel contratto di affitto, le spese dei pasti o delle pulizie della stanza forniti dal contratto di ospitalità.
Infine vi spieghiamo come è possibile effettuare la richiesta: occorre trasmettere copia del contratto di affitto, le prove dei pagamenti effettuati e l’autocertificazione di iscrizione presso uno degli istituti previsti all’Agenzia delle Entrate.