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Assegno unico Inps, aumenti per tutto il 2023: come calcolare quanto riceverai in più

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Anna Antonucci

Ottime notizie per chi riceve l’Assegno Unico perché è previsto un aumento per tutto il 2023: ecco quanto si riceverà in più

La corsa al risparmio per contrastare l’inflazione è ancora presente. La maggior parte della popolazione continua a sentire un forte disagio anche nell’acquisto delle cose o dei servizi più semplici. Ed è per questo che ognuno spera di ricevere bonus e agevolazioni o dallo Stato o dall’INPS.

l'Assegno Unico aumenterà
L’Assegno Unico aumenterà: ecco di quanto – Ilovetrading.it

Per fortuna alcuni bonus dello scorso anno sono stati rinnovati anche a gennaio. Tra questi, il bonus sulla casa per gli under 36 ma anche il bonus psicologico o la Carta Acquisti che è un bonus sociale. Questa infatti è un sussidio per coloro che hanno un reddito bassa. Viene caricata di circa 80 euro ogni due mesi. Tra i nuovi invece troviamo il bonus acqua potabile ma anche il bonus casalinghe e quello bicicletta. Ovviamente si tratta di agevolazioni che per essere ricevute bisogna rispettare il requisito dell’ISEE. L’unico bonus che invece non lo richiede è l’Assegno Unico. Questo è universale, quindi è destinato a tutti coloro che hanno figli al di sotto dei 22 anni di età, a prescindere dall’ISEE.

Nel 2023 l’assegno Unico aumenterà, ma come faremo a sapere quanto si riceverà in più?

Assegno Unico INPS: ci sarà una rivalutazione

Lo scopo ovviamente è contrastare l’inflazione, ed è per questo che l’Assegno diventa più corposo. L’Assegno quindi si adeguerà all’aumento del costo della vita e verrà aumentato già con la mensilità di febbraio. A riceverlo saranno circa 5,4 milioni di famiglie.

L'assegno Unico sarà più corposo nel 2023
Aumento dell’Assegno Unico: tutti i dettagli-Ilovetrading.it

Il tasso di rivalutazione che è stato definito dal ministero delle Finanze è dell’8,1%. Se prima la quota minima era di 50, adesso sale a 54,1, quella massima sale invece a 189,2. C’è una rivalutazione anche sulle maggiorazioni, quindi per il secondo percettore di reddito da lavoro. Parliamo delle madri che hanno meno di 21 anni, l’assegno passa da 20 a 21,6 euro per tutti i figli successivi al secondo.

Questo aumento di assegno è destinato anche alle famiglie nelle quali uno dei genitori viene a mancare. In questo caso l’Assegno viene dato solo a coloro che hanno come requisiti un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Se l’ISEE è superiore, va a ridursi gradualmente fino ad un massimo di 40.000 euro. Se il Reddito annuale supera i 40.000 euro, la maggiorazione non viene attuata. Sappiamo bene che l’Assegno Unico è universale quindi viene dato a tutti a prescindere dal reddito. Tuttavia, è necessario rinnovare l’ISEE, altrimenti l’importo viene comunque dato ma ad un importo minimo previsto dalla Legge.
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