Arriva un nuovissimo bonus da ben 2000€. Una rarità in questo periodo e nessuno vuole farselo scappare. Guida pratica.
Le famiglie sono alla ricerca di bonus perché la situazione economica nella quale versano e nel quale versa il nostro Paese non è semplice. Oggi le famiglie fanno davvero fatica ad arrivare a fine mese e tante sono finite in condizioni di fortissima difficoltà economica.
Quando l’inflazione è così alta e la precarietà lavorativa è così forte chiaramente le famiglie hanno difficoltà ad andare avanti e allora chiedono dei bonus. Tuttavia il governo di Giorgia Meloni si è dimostrato molto avaro per quello che riguarda i bonus e quindi i bonus alle famiglie sono veramente pochissimi. Tra l’altro anche i bonus casa sono stati duramente tagliati così come è stato tagliato il reddito di cittadinanza per le famiglie più fragili.
Ma arriva un bonus che è a disposizione di tutte quelle famiglie dove almeno uno dei membri sia una partita IVA. Infatti questo bonus da 2.000 euro per le partite IVA è un sostegno proprio per i lavoratori autonomi. Questo bonus sarà erogato nella forma di un voucher che può essere utilizzato per partecipare a tutta una serie di corsi di formazione che serviranno per aumentare la professionalità della partita IVA.
Per usufruire di questo bonus a 2.000 euro bisogna essere iscritti alla Camera di commercio di competenza. Il valore del voucher per il corso di formazione è di massimo 2.000 euro e ogni azienda potrà usufruire di un importo massimo di 50000 spendibili nell’arco dell’anno. Ogni lavoratore libero professionista potrà sfruttare uno o più corsi ma il tetto è sempre quello dei €2000.
Dunque si tratta di un bonus sicuramente interessante perché permette di aumentare la propria professionalità ed è rivolto a tutti i lavoratori autonomi della regione Lombardia. Ma anche se questo bonus è messo in campo soltanto per le partite IVA della regione Lombardia iniziative simili sono rivolte agli autonomi anche di altre regioni italiane e quindi è sempre il caso di verificare quali bonus siano a disposizione delle partite IVA nelle varie regioni oppure nelle varie province italiane.
Proprio facendo questo si eviterà di perdere dei contributi importanti. Ma se questi bonus sono interessanti, la questione che resta aperta è quella di tante famiglie nelle quali ci sono anche delle partite IVA che però sono delle partite IVA povere. Oggi la maggior parte degli autonomi appartiene alle categorie delle finte partite IVA oppure delle partite IVA povere e questa è una tragedia italiana perché in realtà sono dei lavoratori poveri che a stento riescono ad arrivare a fine mese.
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