INPS fa partire due serie di controlli ed una riguarda tutti. Pensioni sospese facilmente anche per un modulo mancante. Cifre analizzate.
Le ultime comunicazioni dell’INPS preoccupano i pensionati perché stanno per partire una serie di verifiche molto pesanti. In realtà ci sono due tipi di verifiche che l’Inps sta mettendo in campo e cerchiamo di capire di che cosa si tratta. Il primo tipo di verifica riguarda tutti i pensionati.
Infatti l’INPS ha scoperto tantissime truffe sulle pensioni ma oggi l’istituto guidato da Pasquale Tridico ha proprio i mezzi informatici necessari per fare tutte le verifiche del caso sui pensionati. Infatti attraverso i controlli informatici e digitalizzati possono essere scoperti tutti quei pensionati che percepiscono la pensione indebitamente oppure che percepiscono una pensione troppo alta.
Troppe truffe ed ora l’INPS ha gli strumenti informatici per verificare
Infatti l’INPS attraverso i suoi controlli informatici può verificare se il pensionato abbia tutti i requisiti necessari per la pensione e provvedere nel caso a bloccarla oppure ridurla oppure sospenderla. Ricordiamo infatti che tante pensioni italiane sono erogate in proporzione al reddito come per esempio le pensioni di reversibilità.
In tutti i casi in cui la pensione sia erogata sulla base del reddito, l’INPS andrà a verificare se il reddito dichiarato è proprio quello reale e in caso contrario ci potrà essere la sospensione della pensione oppure addirittura la richiesta di avere i soldi indietro. Ma un tipo molto particolare di controllo riguarda proprio i pensionati residenti all’estero.
Cosa succede e la nuova comunicazione da presentare
I pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente e paesi scandinavi, stati dell’est Europa riceveranno dall’INPS i moduli per la richiesta di attestazione dell’esistenza in vita. Andranno restituiti entro il 18 luglio 2023. Ad inviare questi moduli non sarà direttamente l’INPS ma sarà Citibank infatti questa banca si occupa di erogare le pensioni agli italiani all’estero e sarà proprio questa banca che si dovranno restituire i moduli debitamente compilati. Infatti se non si attesterà l’esistenza in vita del pensionato residente all’estero la pensione potrebbe essere sospesa.
Infatti secondo quello che ha comunicato l’INPS la mancata produzione della prestazione dell’esistenza in vita entro la data del 19 agosto 2023 farà scattare proprio la sospensione della pensione.
Pensione sospesa se non si dichiara l’esistenza in vita
Quindi per tutti i pensionati arrivano verifiche digitalizzate per andare ad assicurarsi che la loro situazione economica e familiare sia proprio quella conosciuta dall’INPS ma in particolare per i pensionati residenti all’estero è fondamentale attestare la propria esistenza in vita entro l’estate perché in questo caso la pensione potrebbe effettivamente essere sospesa.
In effetti è emerso che tante pensioni ai pensionati all’estero continuavano ad essere erogate anche se il soggetto era ormai defunto. Ovviamente per l’INPS in questo caso controllare è difficile e quindi questa dichiarazione diventa particolarmente importante.