Spesso capita che la bolletta (che sia della luce, del gas, del telefono o di qualche altro servizio) arrivi a casa già scaduta. Ecco cosa si può fare
Ricevere a casa una bolletta da pagare già scaduta è spesso motivo di ansia, soprattutto per gli anziani, che non sono pratici con gli strumenti digitali. Soprattutto per chi è rimasto con la modalità di pagamento classico, quello da fare allo sportello.
È un disguido che di solito è causato dai ritardi postali, ma può dipendere anche da altri fattori. Quello che è certo è che pagare una bolletta fuori dai termini previsti non fa mai piacere e ciò può interessare le piccole aziende ma anche le più famose come Eni, Enel, Acea, TIM, Fastweb. Può anche succedere che un qualsiasi fornitore possa decidere di effettuare una fattura ai limiti delle tempistiche, la qual cosa associata agli imprevisti del servizio postale provoca questa spiacevole situazione.
La domanda è una sola: cosa bisogna fare? Anche perché le conseguenze di un mancato pagamento di luce, gas, acqua o telefonia, può portare alla sospensione del servizio stesso, creando ulteriori problemi. Oppure in maniera più immediata e automatica, il pagamento di una mora che scatta, al superamento della data di scadenza del pagamento. E non è affatto bello se ciò non dipende da noi.
Cosa bisogna fare se ci arriva una bolletta da pagare già scaduta, le soluzioni
Innanzitutto è giusto essere a conoscenza del fatto che ci sono delle leggi che definiscono la modalità di emissione della fattura da parte dei fornitori. Come dice la norma definita dall’AEEGSI, i fornitori sono obbligati a segnalare nella bolletta la data di emissione della stessa e la data di scadenza del pagamento. Quest’ultima dev’essere tassativamente cadere almeno 20 giorni dopo dalla data di emissione. Quindi per prima cosa, accertatevi che ciò sia stato fatto.
Purtroppo, nonostante questa finestra temporale pensata appositamente per dare il tempo alla bolletta di arrivare dal destinatario, trovare nella cassetta delle poste una bolletta da pagare già scaduta è una cosa che succede molto spesso. Per quanto riguarda il rischio del pagamento della mora, possiamo stare tranquilli perché non scatta subito dal primo giorno di ritardo. Ma ciò non significa che dobbiamo prendercela troppo comoda. Anche perché dipende anche dal ritardo con cui ci è arrivata la bolletta in questione.
Se la bolletta ci arriva con una settimana di ritardo dal giorno della scadenza, allora le cose cominciano ad essere fastidiose, perché in questo caso sicuramente si dovrà pagare la mora, anche se equivale a pochi euro. La cosa migliore da fare in questo caso è contattare il prima possibile il servizio clienti del fornitore, spiegare quanto accaduto e farsi dire qual è il modo migliore per saldare quanto dovuto senza gli interessi di mora. Quest’ultima risulta più alta nel caso della bolletta della luce, perché oltre al ritardo per il saldo della fornitura dell’energia elettrica, c’è da mettere in conto anche il ritardo del pagamento del Canone Rai, che ha i suoi interessi di mora a parte.
Il distacco del servizio, per esempio della luce e del gas, avviene quando si supera il periodo di tolleranza, dopo l’invio di un sollecito di pagamento con un termine ultimo entro il quale bisogna saldare il debito. Anche in questo caso se la bolletta è stata recapitata in ritardo, il mancato pagamento nei termini non può essere imputato all’utente. Ma è bene conservare sempre sia la busta che la bolletta a riprova del ritardo con cui l’abbiamo ricevuta, visto che su di essa di solito appare la data di spedizione e quella dell’arrivo all’ufficio postale di competenza.