Arrivano i nuovi aumenti extra per i pensionati. INPS ha appena comunicato le nuove cifre e le nuove date: cosa cambia adesso.
Arrivano gli aumenti di marzo sulle pensioni ed erano veramente attesi dai pensionati italiani che come sappiamo bene possono contare su trattamenti pensionistici mediamente bassi. Il cedolino on-line si può verificare sul sito dell’Inps ed è proprio sul cedolino on-line che si può effettivamente capire l’entità di questi aumenti.
L’INPS ha attribuito una rivalutazione delle pensioni nella misura del 100% proprio per tutte quelle pensioni che siano massimo entro il limite delle quattro volte il trattamento minimo del 2022. Quindi l’importo della pensione subirà l’aumento al 100% proprio nel mese di marzo. Ma la cosa più importante da capire è che questo aumento era scattato già da gennaio e febbraio 2023.
Ma come è possibile che l’aumento sia scattato già da gennaio e febbraio 2023 ma i pensionati non lo abbiano ricevuto sul cedolino? Il meccanismo escogitato dall’INPS è proprio questo. Dal punto di vista contabile l’aumento è scattato già da gennaio o febbraio ma gli accrediti partiranno da marzo e quindi proprio il cedolino di marzo sarà il più ricco perché conterrà tutti gli arretrati relativi ai due mesi precedenti.
Ma l’incremento dovuto alla rivalutazione sarà nella misura dell’85%, per tutti quei trattamenti pensionistici che siano entro le cinque volte il trattamento minimo INPS quindi sostanzialmente più è ricca la pensione e più sarà percentualmente bassa la rivalutazione. Questo significa che le rivalutazioni pensionistiche hanno un meccanismo leggermente perequativo che però fa storcere il naso a molti. Le date saranno quelle dei primi giorni del mese di marzo a seconda dell’iniziale del cognome, ma vediamo la questione dei prossimi aumenti.
Infatti in Italia le differenze tra le pensioni sono enormi e mentre c’è chi percepisce pensioni molto ricche, c’è una maggioranza degli italiani che percepisce le pensioni letteralmente da fame. L’adeguamento pensionistico di marzo non va colmare in nessun modo questo gap mentre invece si era sperato in una manovra che fosse maggiormente perequativa.
L’unica voce che si è elevata da questo punto di vista è stata quella di Forza Italia che continua a promettere le pensioni minime a €1000 anche se non si capisce quando questa promessa potrà effettivamente trasformarsi in realtà e tanti cominciano a perdere fiducia in questo. In effetti le pensioni italiane sono veramente bassissime e adesso si sta cercando una via di compromesso nel cercare di aumentare le pensioni minime mille euro ma soltanto in alcuni casi.
Quindi si sta parlando di un aumento delle pensioni minime a €1000 soltanto per le mamme oppure soltanto per i disabili. Tuttavia al momento gli unici aumenti certi sono quelli di marzo ma non è escluso che durante l’anno possano arrivare nuovi aumenti per le pensioni. Infatti le trattative politiche sulle pensioni sono sempre in atto anche se l’INPS frena proprio a causa del suo budget sempre più problematico.
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