Arrivano gli aumenti forti degli stipendi italiani perchè la BCE ha richiamato il Governo. Vediamo cifre e tempi.
La banca Centrale Europea bacchetta l’Italia perché gli stipendi sono troppo bassi e questa è una notizia ottima, mentre l’inflazione ormai si attesta attorno all’11 e al 12%, e i salari restano bassi.
In Italia il salario medio annuo reale è diminuito del 2,9%. Infatti nel 2022 gli stipendi reali sono diminuiti tanto e le rivendicazioni salariali non sono state assolutamente ascoltate. Gli aumenti in busta paga sono stati troppo lievi e hanno riguardato solo pochi lavoratori. Infatti il taglio del cuneo fiscale voluto dal governo vale circa un aumento di €20 al mese in busta paga per chi guadagna fino a €25.000 all’anno.
C’è bisogno di nuovi aumenti
Con una inflazione così forte, un aumento di 20 euro al mese è veramente pochissimo. Infatti il potere di acquisto è sceso del 10% in Italia e quindi questo vuol dire che un aumento di 20 euro al mese non compensa proprio nulla per quello che riguarda il potere di acquisto reale. Ma il governo di Giorgia Meloni sta ascoltando i richiami dell’Unione europea e quindi gli stipendi effettivamente possono aumentare. Il governo Meloni starebbe pensando a varie ipotesi per riuscire ad adeguare realmente gli stipendi italiani all’inflazione. Infatti sono tutti d’accordo sul fatto che l’aumento degli stipendi è stato veramente troppo basso relativamente alla fiammata inflazionistica. Il governo quindi sta pensando proprio ad un taglio di 5 punti del cuneo fiscale. L’esecutivo già da tempo pensava a tagliare di 5 punti il cuneo fiscale dei lavoratori ma non ci sono risorse.
Come funzioneranno gli aumenti
Quindi il governo vorrebbe aumentare effettivamente gli stipendi tagliando addirittura di 5 punti il cuneo fiscale ma proprio in questi mesi si capirà dove reperire le risorse e quindi come riuscire a fare questo aumento che ormai viene richiesto sia dai sindacati che anche dalle autorità europee.
Quando Giorgia Meloni è andata al potere ha dichiarato che avrebbe eliminato il reddito di cittadinanza e avrebbe anche tagliato i bonus sulla casa proprio per trovare i fondi necessari ad aumentare gli stipendi e le pensioni. Purtroppo il problema è che gli stipendi e le pensioni sono aumentati poco e nel frattempo però sono spariti i sussidi per chi finisca in difficoltà.
Il percorso del Governo
Quindi dopo il richiamo della banca Centrale Europea sicuramente gli stipendi dovranno aumentare ma la questione calda di queste settimane di questi mesi sarà proprio capire quali tagli saranno necessari per far aumentare gli stipendi degli italiani. Al momento comunque il governo si è detto favorevole al taglio di cuneo fiscale al 5% anche anticipato rispetto a quello che era stato inizialmente previsto dall’attuale maggioranza di governo.