Cambia di nuovo tutto sull’Assegno Unico perchè INPS vuole equiparare situazioni prima trattate in modo diverso.
L’assegno unico universale sostanzialmente l’unico aiuto per le famiglie che abbiano i figli. Questo è problema per le famiglie italiane perché le famiglie con figli avrebbero bisogno di numerosi aiuti.
Proprio per questo tutte le variazioni dell’assegno unico universale sono molto importanti ma dall’INPS e dal governo arrivano delle novità. Quest’anno l’assegno unico è stato aumentato addirittura del 50%, ma questa misura che era stata tanto reclamizzata in realtà riguarda solamente pochissime famiglie.
Infatti pochissime famiglie hanno avuto diritto a questo aumento del 50% mentre per tutte le altre l’assegno unico è rimasto purtroppo invariato. Ma vediamo le ultime novità che invece cambiano le cifre e le carte in tavola per l’assegno unico universale. Infatti l’assegno unico universale è una vera e propria agevolazione che risente molto dell’Isee del nucleo familiare. Uno degli aumenti più rilevanti proprio per l’assegno unico è quello che riguarda il lavoro femminile. Infatti proprio in quei nuclei familiari in cui ci siano entrambi i genitori che lavorano c’è un aumento dell’assegno unico pari a €30 al mese. Ma attenzione però perché i €30 al mese vengono erogati se la famiglia abbia un ISEE inferiore a 15 mila euro. Se la famiglia ha un ISEE superiore ai 15 mila euro la maggiorazione diminuisce e si azzera se quando si superano i 40.000€ annui.
Ma questa maggiorazione ingiustamente tagliava fuori tanti nuclei familiari. Infatti i nuclei familiari vedovili fino ad oggi sono stati esclusi dalla maggiorazione. In realtà i nuclei familiari vedovili non potevano beneficiare dell’aumento di 30 euro anche se chiaramente sono proprio questi i nuclei familiari che soffrono di più perché c’è un solo genitore che deve occuparsi dei figli.
Con il messaggio INPS numero 724 del 17 febbraio 2023 arriva finalmente giustizia per i nuclei vedovili. Infatti nei nuclei le vedovivi come dicevamo c’è un solo genitore che si occupa dei bambini e quindi l’aumento di €30 per ogni figlio è assolutamente doveroso.
Infatti l’aumento di €30 per ogni figlio va proprio al ristorare la famiglia del fatto che entrambi i genitori lavorano e quindi badare ai figli diventa un grossissimo problema. Ma se il genitore è uno solo non si ha ragione di privare la famiglia di questi €30 al mese per ogni figlio. Quindi proprio l’INPS con questo nuovo aggiornamento della normativa va a fare giustizia di un aiuto che veniva tolto senza ragione proprio a nuclei che sono particolarmente in difficoltà.
Sicuramente è una mossa giusta, ma il problema di fondo è che gli aiuti alle famiglie restano troppo bassi. Quando si hanno figli le spese sono tantissime e se una famiglia non può contare su aiuti forti da parte dello Stato i problemi in tanti casi sono pesanti.
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