Arriva l’assegno più forte dell’anno e l’INPS comunica ufficialmente la data. Vediamo le cifre e le novità.
Dal prossimo mese ci saranno degli importi pensionistici veramente forti ma questo incremento non riguarderà tutti i pensionati e allora è meglio vedere come funziona l’attuale normativa. L’inflazione in Italia è veramente durissima e sono proprio i pensionati ad essere tra le categorie più colpite.
I pensionati con questa forte inflazione non soltanto ricevono una pensione bassissima ma vedono anche il costo della vita aumentare. Infatti sia il mutuo che l’affitto sono aumentati tremendamente da quando c’è l’inflazione ma anche tutte le spese della vita di tutti i giorni arrivano ad essere una stangata. L’INPS attraverso la circolare numero 20 del 10 febbraio ha ribadito che sul prossimo cedolino ci sarà il ricalcolo dell’importo in funzione del tasso di inflazione del 7,3%.
Come funziona il forte aumento
Attenzione perché l’INPS calcola l’inflazione al 7,3% mentre invece l’inflazione è all’11%. Ma proprio sulla pensione di marzo 2023 saranno accreditati anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio. Quindi proprio l’assegno del mese di marzo sarà un assegno particolarmente corposo. Cerchiamo di capire le novità comunicate dall’INPS. Teoricamente da gennaio 2023 le pensioni sono potenziate proprio in funzione dell’incremento Istat del 7,3%. Anche se l’incremento ha riguardato le pensioni a partire da gennaio, questi aumenti però non sono stati concretamente erogati ai pensionati. Gli aumenti arriveranno concretamente dal mese di marzo ma proprio nel mese di marzo ci sarà il conguaglio anche dei due mesi arretrati.
Tempi diversi per vari pensionati
Ma molti pensionati hanno già beneficiato della rivalutazione degli importi a gennaio e febbraio e quindi il conguaglio e i due mesi di arretrati arriveranno soltanto ai pensionati che non hanno già beneficiato di questo. Quindi questo ricco conguaglio riguarderà soltanto i pensionati che percepiscono gli assegni pari ad almeno quattro volte il trattamento minimo. Quindi questo maxi assegno del mese di marzo riguarderà soltanto quei pensionati che prendono la pensione superiore a 2101,52 euro.
Infatti questa è proprio la cifra pari a quattro volte il trattamento minimo che permette di avere questi ricchi arretrati. Ma vediamo in quali giorni saranno pagate le pensioni a marzo. Dalla lettera A alla lettera B le pensioni saranno pagate mercoledì primo marzo.
Le date ufficiali
Dalla lettera C alla lettera D saranno pagate giovedì 2 marzo, dalla lettera E alla lettera K saranno pagate venerdì 3 marzo, dalla lettera L alla lettera O saranno pagate sabato 4 marzo ma solo la mattina, dalla lettera P alla lettera R saranno pagate lunedì 6 marzo e dalla lettera S alla lettera Z saranno pagate martedì 7 marzo. Ma la forte riforma delle pensioni sarà chiarita proprio dall’estate.
Infatti in estate ci sarà chiarezza sulla nuova riforma pensionistica del governo Meloni che potrà cambiare tante cose per chi ancora deve andare in pensione e forse potrà portare qualche novità anche per chi in pensione ci è già. Già dal Governo trapela qualche indiscrezione ma per adesso è presto per poter tirare le somme per quanto riguarda il pensionamento del 2024 ed eventuali aumenti.
