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Scadenze fiscali, state attenti al 16 marzo

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Samanta Airoldi

Tra le poche certezze della vita ci sono le tasse da pagare. Attenzione quindi alle scadenze fiscali di marzo.

Il giorno 16 marzo sarà una data chiave per molte scadenze fiscali a cui prestare la massima attenzione per evitare multe. Vediamo insieme cosa ci attende nel mese che sta per iniziare.

Le scadenze fiscali del mese di marzo 2023
Segnatevi la data del 16 marzo per le scadenze fiscali/ Ilovetrading

Il giorno da segnare in rosso sul calendario è sicuramente quello del 16 marzo perché ci attendono diversi “appuntamenti” con il fisco. Ci ricorda tutto investireoggi.it

In questa data ci sono da ricordare:

  • Invio e consegna della Certificazione Unica 2023 (anno d’imposta 2022)
  • Versamento del saldo IVA 2022
  • Versamento tassa annuale vidimazione libri sociali
  • Versamento liquidazione IVA mese di febbraio 2023
  • Versamento ritenute operate nel mese di febbraio 2023.

Certificazione unica, la più importante

Tra le scadenze fiscali di marzo 2023, la più importante è quella che interessa la Certificazione unica 2023. Il modello in cui il datore di lavoro certifica le remunerazioni erogate e le ritenute d’imposta operate nel 2022.

Le scadenze fiscali di marzo
Tra le scadenze fiscali di marzo c’è anche la Certificazione Unica/ Ilovetrading

Verso questo modello, il datore di lavoro stesso ha un doppio adempimento. Inviarlo all’Agenzia delle Entrate e consegnarlo al lavoratore/collaboratore.
Per l’invio all’Agenzia delle Entrate, se trattasi di Certificazione Unica 2023 necessaria a predisporre il Modello 730/2023 precompilato – certificazioni relative ai lavoratori dipendenti- l’adempimento deve essere fatto entro il 16 marzo 2023. Se, invece, si tratta di Certificazione Unica 2023 non necessaria al 730 precompilato – le certificazioni relative ai lavoratori con P. Iva- allora l’invio all’Agenzia delle Entrate può essere fatto entro il 31 ottobre 2023. In tutti i casi, entro il 16 marzo 2023, il modello di Certificazione Unica 2023 deve essere consegnata al lavoratore/collaboratore.

Nelle scadenze fiscali marzo 2023, entro il giorno 16, i titolari di partita IVA con liquidazione IVA mensile, devono pagare l’imposta riferita alla liquidazione del mese di febbraio 2023. Il codice tributo per il pagamento è 6002.
Entro la stessa data bisogna anche pagare il saldo IVA 2022 il cui codice tributo è 6099. Il pagamento può essere in unica soluzione o a rate. Se a rate, la prima è da pagarsi, comunque, entro il 16 marzo 2023. Il numero di rate massime possibili sono 9. Quindi, la rateizzazione dovrà concludersi a novembre 2023. A partire dalla seconda rata si pagano interessi pari allo 0,33% mensile. Il contribuente può anche decidere di versare il saldo IVA 2022 entro gli stessi termini previsti per il pagamento del saldo IRPEF 2022. Entro il 16 marzo 2023, i datori di lavoro dovranno anche versare le ritenute operate sui compensi pagati nel mese di febbraio 2023.

Altre scadenze fiscali

Ma non è ancora finita perché altre scadenze fiscali ci attendono per la fine del mese. Entro il 31 marzo 2023 occorre, infatti, inviare anche la dichiarazione contenente i dati relativi all’imposta sui servizi digitali (Digital tax). Interessati da questo adempimento sono i soggetti esercenti attività d’impresa che forniscono servizi digitali e che, singolarmente o come gruppo, nel corso dell’anno solare precedente a quello di imposizione, abbiano congiuntamente:

  • un ammontare complessivo dei ricavi – ovunque realizzati – di almeno 750 milioni di euro, di cui
  • non meno di 5,5 milioni di euro realizzati nel territorio dello Stato tramite servizi digitali.
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