Con il nuovo Governo di Giorgia Meloni prende vita una riforma pensionistica interessante: Quota 103. Vediamo chi ne ha diritto.
Al via le domande per poter beneficiare dello scivolo previsto dal Quota 103 per ritirarsi prima dal lavoro. Tuttavia sono necessari alcuni requisiti.
La legge Fornero– che ha preso il nome dalla prima firmataria, l’ex ministro Elsa Fornero – approvata durante il Governo di Mario Monti, non fu gradita agli italiani che si sono visti costretti a rimanere al lavoro fino a 67 anni. Un primo superamento della legge Fornero fu Quota 100, approvata nel 2018 durante il primo Governo di Giuseppe Conte su spinta della Lega. Ma Quota 100 fu abolita nel dicembre 2021. Il Governo di Giorgia Meloni, tuttavia, ha pensato ad un altro “scivolo” per permettere ai contribuenti di ritirarsi dal lavoro prima dei 67 anni: Quota 103.
Non tutti potranno farne richiesta però. L’istanza di uscita dal lavoro, anticipata e flessibile, può essere, infatti, presentata solo da chi ha raggiunto almeno i 62 anni di età e versato almeno 41 anni di contributi, come previsto dalla Manovra finanziaria 2023 in via sperimentale. L’Inps ha già aperto le domande per andare in pensione con Quota 103. Possono presentare richiesta i lavoratori nati fino non oltre il 1960, che lavorino almeno dal 1981. In pratica possono beneficiare di Quota 103 coloro che hanno raggiunto almeno i 62 anni di età e versato almeno 41 anni di contributi, come previsto dalla Manovra finanziaria 2023.
Ecco quando e come presentare domanda
Il primo momento utile per fare richiesta, per i lavoratori privati che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2022, sarà il 1° aprile 2023, quando saranno decorsi tre mesi di finestra mobile. Per i lavoratori pubblici si partirà invece dal 1°agosto 2023. Per chi rientrerà nei requisiti necessari nel corso di quest’anno, l’accesso alla pensione con Quota 103 scatterà comunque quando saranno trascorsi i tre mesi dal raggiungimento dei requisiti per i lavoratori privati, e dopo sei mesi per i pubblici.
Regole specifiche valgono per chi lavora nel comparto scolastico: le domande di cessazione dal servizio a partire dal prossimo anno scolastico dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2023. Con il messaggio 754/2023, Inps fa sapere che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione delle domande per andare in pensione anticipata flessibile.
I canali attraverso cui presentare richiesta sono diversi.
- Si può fare domanda per via telematica, accedendo direttamente al sito Inps. In questo caso bisogna utilizzare le proprie credenziali SPID (almeno di Livello 2), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) oppure CIE (Carta di identità elettronica 3.0).
- Dalla sezione “Pensione e previdenza” bisogna passare a quella specifica per le domande di pensione, e poi ancora all’area denominata Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”. Sono utilizzabili anche i servizi offerti dai Patronati
- Infine è anche possibile chiamare il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 da rete mobile, che però è a pagamento
Va ricordato che l’ultima Legge di Bilancio ha previsto per il 2023 il regime in via sperimentale. Si aspetta infatti una più ampia e complessiva riforma sul tema delle pensioni per capire se si troverà una nuova soluzione duratura.