Esistono davvero città italiane in cui si è pagati per vivere? Sì, e vi spieghiamo come fare!
Sì, in Italia ci sono città e borghi in cui ti pagano per andarci a vivere. Non sono pochi. Colpa dello spopolamento di certe area, talvolta bellissime. Oppure merito di indovinate campagne di riavvicinamento ai piccoli centri e di fondi stanziati ad hoc collegati al PNRR.
I Comuni che cercano disperatamente abitanti disposti a trasferirsi. Tanto da pagare chiunque sia interessato a ripopolare una zona. Queste città e questi borghi sono un po’ dovunque in Italia.
Fino a qualche tempo fa andava forte delle case a 1 euro. Tuttavia, dietro queste offerte apparentemente suggestive si celava un complicato iter burocratico e la necessità di stanziare parecchi soldi per ristrutturare case fatiscenti o completamente distrutte. Qui invece la questione è diversa. Chi si sente di andare a vivere in una determinata città può essere effettivamente pagato dal Comune o dalla Regione.
In Calabria, per esempio, sono tanti i Comuni con meno di duemila abitanti che aprono ai nuovi residenti promettendo fondi e incentivi. La Regione ha stanziato la cifra media di 28.000 euro per il ripopolamento di borghi come Cuccari, Santa Severina, San Donato di Ninea, Aieta, Civita, Albidona, Sant’Agata del Bianco, Samo e Bova. I bandi sono a favore degli under 40 interessati ad aprire o rilevare un’attività.
Qualcosa di simile è possibile anche in Puglia. A Roseto Valforte, borgo in provincia di Foggia, il sindaco offre cinquemila euro a chiunque decida di trasferirsi e di aprire un’attività in loco. Lo stesso a Candela, che fino agli anni ’90 era una cittadina densamente popolata. Qui, chi deciderà di trasferirsi otterrà 200 euro dal Comune. Ai single interessati al trasferimento possono andare fino a 800 euro, per le coppie 1.200 e 1.500/1.800 per le famiglie.
Città e borghi in cui ti pagano per andarci a vivere
Al Nord, ci sono iniziative simili in Liguria e in Emilia Romagna. In quest’ultima regione la Regione ha indetto un progetto molto serio per ripopolare i Comuni montani, stanziando addirittura cinque milioni per accogliere quanti più under 40 è possibile. In Sardegna, invece, l’amministrazione regionale, ha messo a disposizione un bonus a fondo perduto per chi compra o ristruttura casa in un piccolo comune con meno di tremila abitanti.
A Locana, nel Parco nazionale del Gran Paradiso, il sindaco ha offerto un bonus triennale di tremila euro, per un totale di novemila euro, alle famiglie che scelgono di vivere in questo luogo stupendo.
Grazie al Piano europeo di ripresa e resilienza (PNRR) relativo ai borghi italiani, ci sono poi due bandi molti importanti, che permetteranno uno stanziamento a livello nazionale di una cifra enorme, pari a un miliardo di euro. Il primo bando assegna 420 milioni di euro, divisi tra 21 regioni e Province autonome, a un borgo “pilota” a rischio abbandono dove fare interventi mirati al suo ripopolamento. Poi, altri 20 milioni di euro andranno per ciascuno dei 21 borghi selezionati.
Il secondo bando rilascia 580 milioni di euro a fondo perduto da distribuire tra 229 borghi. Quindi 1,6 milioni ciascuno. Bisogna solo attendere che i Comuni si candidino e che le offerte vengano pubblicate.