Fumare nella propria automobile rischia di esserti fatale, si rischia una multa: cosa prevede la Legge sul fumo.
Nel 2003 fu emanata una Legge sul divieto di fumo. In particolare la norma diceva che era assolutamente vietato fumare in tutti i locali chiusi italiani. Non erano oggetto di tale divieto i locali destinati all’uso privato come le nostre case.
La lotta ai fumatori è diventata sempre più forte. nel 2013 infatti il divieto di fumo venne esteso nelle scuole ed anche nelle aree esterne agli ospedali tre anni più tardi. Insomma accendersi una sigaretta in un luogo pubblico sembra essere diventata una missione impossibile. Lo Stato da un lato contrasta la lotta al fumo ma dall’altra aumenta i ricavi proprio dalla vendita di sigarette. Secondo le stime dell’OMS, il 21% della popolazione mondiale fuma abitualmente le sigarette. In Italia, invece, i fumatori raggiungono la quota di 11 milioni. Questa cifra equivale ad un buon quinto della popolazione. Secondo le cifre, inoltre, questo quinto della popolazione spende in sigarette circa 20 miliardi di euro all’anno. L’ultimo dato ci dice che lo Stato ha incassato 14 miliardi di euro dai tabacchi. Tornando la discorso divieto di fumo la Legge prevede sanzioni anche per chi si accende una sigaretta in auto.
Perchè si rischia una multa se si fuma in automobile, cosa prevede la Legge
Dal 2016 sono state introdotte alcune limitazioni anche per chi fuma nell’abitacolo dell’auto. In particolare, guidatore e passeggeri non possono fumare se nello stesso mezzo sono presenti minori o donne incinte. Il divieto non è in vigore per chi fuma le sigarette elettroniche, in quanto non disciplinato dall’attuale norma.
I trasgressori sorpresi dalle forze dell’ordine possono ricevere una multa che varia da un minimo di 27,50 euro a un massimo di 275 euro. La presenza nell’auto di un minore con un’età inferiore ai 12 anni fa raddoppiare la cifra del verbale: il guidatore o i passeggeri saranno sanzionati dunque con un importo che può raggiungere un massimo di 550 euro.
Ricordiamo che chi viene multato non potrà avvantaggiarsi della riduzione dell’importo in caso di pagamento entro 5 giorni dalla notifica. In più, coloro che fanno ricorso per la contravvenzione ricevuta possono presentare la contestazione solo entro 30 giorni dalla violazione, mentre per le altre tipologie di infrazioni si ha a disposizione un termine di 2 mesi. Oltre al discorso sanzionatorio c’è anche il fatto che accendersi una sigaretta alla guida può provocare nel guidatore che rischia così di fare anche un incidente.
Malattie in aumento per fumo
Secondo i dati del “Rapporto sul fumo in Italia”, presentato in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco 2022 (World No Tobacco Day, 31 maggio), quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006. Un dato che ci induce a riflettere su cosa stiamo andando incontro. Con l’aumento dei fumatori sono aumentate anche le malattie dell’apparato respiratorio così come gli infarti. Lo Stato nell’ultima Legge di Bilancio ha aumentato le accise sulle sigarette. L’aumento del prezzo provocherà certamente più entrate ma il paradosso resta sotto gli occhi di tutti.