Oggi tutti cerchiamo di risparmiare, ma se si esagera ora si commette reato. Tutti sospesi da questa nuova sentenza.
Arriva una clamorosa sentenza di Cassazione che è destinata sicuramente a fare discutere molto. In questo periodo tutti noi stiamo mettendo in campo delle strategie per risparmiare. Risparmiare in questa situazione economica così dura e con un’inflazione così forte è certamente qualche cosa di corretto però il troppo stroppia.
La corte di Cassazione infatti ha stabilito che essere troppo tirchi è un vero e proprio reato. Ovviamente non stiamo parlando di una sana prudenza economica o di un risparmio oculato e lungimirante, ma se si eccede con il risparmio per la corte di Cassazione si può andare a finire addirittura al reato di maltrattamento. Secondo la corte di Cassazione costringere qualcuno ad un risparmio estremo può essere considerato un vero e proprio maltrattamento.
Esagerare adesso è reato
In realtà la corte di Cassazione distingue tra un sano risparmio ed un risparmio patologico ed ossessivo. In particolare qui parliamo di un matrimonio nel quale l’uomo costringeva la donna ad un risparmio veramente patologico. Per la corte di Cassazione essere ossessionati dal risparmio ma soprattutto costringere gli altri ad esserlo è un vero e proprio reato e quindi la suprema corte ha confermato la condanna di un marito che costringeva la moglie a comportamenti troppo focalizzati sul risparmio.
Infatti era l’uomo che decideva ogni tipo di spesa che la famiglia poteva o non poteva fare. Quindi l’uomo decideva cosa si poteva comprare e cosa non si poteva comprare ma addirittura questo mandava oltre perché pretendeva di decidere anche quante volte lavarsi e anche quanta acqua utilizzare.
Quando il risparmio è davvero esagerato
In sostanza l’ambiente domestico era diventato asfittico ed angosciante perché la moglie era spesso costretta a lavarsi la faccia in acqua non pulita proprio per risparmiare l’acqua. Quindi se la donna non si atteneva questi schemi di risparmio patologico le arrivavano anche rimproveri e insulti.
Quindi per la suprema corte questo è un vero e proprio reato di maltrattamento che prevede una condanna e dai tre ai sette anni di carcere. Tra l’altro a questa condanna da 3 a 7 anni di carcere si possono aggiungere anche delle aggravanti. Quindi quest’uomo aveva creato un clima di sopraffazione e aveva creato anche dei comportamenti affettivamente persecutori.
Controllo e minacce
Quindi da una situazione di risparmio domestico si è arrivati ad una situazione di vero e proprio controllo tanto è vero che la donna era costretta addirittura a farsi la doccia fredda per non consumare l’elettricità. Se qualche volta la moglie trasgrediva questa regola e faceva la doccia con l’acqua calda il marito era arrivato addirittura a picchiarla. Sono gli effetti distorti delle famiglie lasciate in balia di loro stesse ma anche gli effetti distorti di una situazione economica che fa paura e non tutti sono capaci di reggere questa paura.