Attenzione alle ultime modifiche. Arriva la novità sull’Assegno Unico per questi nuclei familiari. Ecco l’Inps che comunica le cifre
L‘Assegno Unico è un sostegno economico che ha sostituito molte delle agevolazioni per i figli a carico. È chiamato “unico” perché comprende tutti gli interventi che sostengono le famiglie e la natalità, ed è “universale” perché è garantito a tutte le famiglie con figli a carico, anche senza l’Isee o con un indicatore superiore ai 40.000 euro.
Tuttavia, ci sono novità in arrivo per molti nuclei familiari che rappresentano un’importante opportunità di sostegno economico. Ne parleremo in dettaglio nel resto dell’articolo, evidenziando come queste novità potrebbero influire positivamente sulle famiglie italiane. Ecco a cosa dovrai fare maggiore attenzione e quali sono le cifre che ha appena comunicato l’Inps.
Il Ministero del Lavoro, insieme all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha deciso di estendere l’Assegno Unico ad un’ampia platea di cittadini, inclusi i nuclei familiari particolarmente svantaggiati. Il sostegno economico varia in base all’ISEE del nucleo, con maggiorazioni per i nuclei numerosi o con figli disabili. L’Assegno Unico sostiene anche il lavoro femminile, con un aumento dell’assegno di 30 euro mensili per figlio per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Tale aumento, che era inizialmente riservato ai genitori occupati, viene esteso anche ai nuclei familiari considerati fragili e trascurati fino ad ora. Ma adesso ci sono delle interessanti novità in arrivo, soprattutto per alcuni nuclei familiari. Ecco che cosa succede.
Recentemente, l’INPS ha riconosciuto la difficile situazione vissuta dalle famiglie con vedovi, che non avevano diritto all’aumento di 30 euro per figlio nonostante entrambi i genitori lavorassero. L’INPS ha pubblicato le modifiche apportate all’Assegno Unico nel messaggio n. 724 del 17 Febbraio 2023, consultabile sul loro sito web.
In base alle nuove norme, il bonus per il secondo percettore di reddito verrà erogato automaticamente alle famiglie vedovili in cui il genitore lavoratore sia deceduto nell’anno in cui è riconosciuto l’Assegno. Questo è un passo avanti importante per garantire maggiori sostegni alle famiglie in difficoltà.
Le modifiche apportate all’Assegno Unico rappresentano una grande novità per i i nuclei vedovili che potranno ricevere un aumento di 30 euro per figlio. Inoltre, l’aumento previsto per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano rappresenta un sostegno importante al lavoro femminile e una misura di contrasto alla povertà.
La somma aggiuntiva per il figlio sarà inoltre garantita per tutto l’anno di vita dell’Assegno. Questo avverrà anche in caso di decesso del genitore, e durerà fino al mese di marzo relativo all’anno in cui viene erogato l’assegno.
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