La direttiva case green è una vera e propria bomba per le famiglie e la stretta sul Superbonus cambia tutto.
I costi di efficientamento energetico richiesti dalla direttiva case green sono veramente spropositati e chi sperava nella possibilità di avere dei bonus rimane profondamente deluso.
Le autorità europee per rassicurare gli italiani sulla tremenda direttiva case green avevano detto che non ci sarebbero state sanzioni oppure obblighi ma che gli stati avrebbero potuto incentivare questa transizione ecologica con dei bonus proprio sull’esempio del superbonus italiano. In realtà gli addetti ai lavori avevano spiegato chiaro e tondo che un bonus così enorme da permettere l’efficientamento energetico di mezza Italia era assolutamente irrealistico.
Tuttavia la questione delle direttiva case green in realtà è tutta una grandissima trappola. Infatti alle famiglie viene imposto l’obbligo di un adeguamento energetico e di efficienza ambientale che chiaramente non hanno i soldi per fare mentre non si fa chiarezza sulle sanzioni e si dice che saranno aiutate dallo stato. Tuttavia lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura deciso dal governo Meloni fa piazza pulita di tutte queste illusioni. Infatti il superbonus in realtà è andato ad incidere sul numero minuscolo delle abitazioni italiane eppure ha comportato dei costi per lo Stato veramente spropositati. Quindi andare ad immaginare che lo stato italiano o qualsiasi altro stato europeo possa mettere in campo aiuti così giganteschi da sollevare le famiglie delle costosissime spese dell’efficientamento energetico è chiaramente una cosa impossibile.
Quindi l’Italia e l’Unione Europea giocano a non capirsi. L’Italia continua a sperare in aiuti che non potranno arrivare mentre invece l’Unione Europea continua a parlare in termini molto vaghi di questa direttiva case green ma intanto gli obblighi sono tremendi. Infatti entro il 2030 si dovranno mettere in campo spese veramente forti per aumentare la classe energetica di tante case italiane e poi ci saranno nuovi adeguamenti ogni tre o quattro anni. Quindi sostanzialmente le famiglie italiane ancora non si sono rese conto del fatto che saranno chiamate a delle spese tremende nei prossimi anni che queste spese sostanzialmente continueranno fino al 2050.
Lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura dimostra come gli stati non potranno in alcun modo aiutare le famiglie e come questo vero e proprio bubbone venga tremendamente sottovalutato dalle famiglie italiane che ancora si illudono di avere qualche genere di bonus.
La rabbia nei confronti dell’Europa potrebbe diventare sempre più forte. Infatti quando arriveranno queste fortissime spese da sostenere e tante famiglie si renderanno conto di non farcela, non è chiaro cosa potrebbe succedere. Si parla di perdita forte del valore degli immobili ma si parla anche di divieti e sanzioni.
Un altro punto non chiaro è quanto il governo potrà derogare a queste norme europee. Infatti la speranza è che i singoli stati possano derogare ma per ora non c’è nessuna chiarezza.
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