Mail truffa con mittente Polizia Postale ed Agenzia delle Entrate. Sono davvero tanti le vittime di questo nuovo phishing che sta spopolando nelle ultime settimane
Le truffe su internet sono sempre più in aumento. Ad essere vittime sono molto spesso gli anziani e soprattutto le persone che non hanno le basi per distinguere una mail fake da una invece autentica.
Nelle ultime settimane sta spopolando una truffa con mail assolutamente fasulle con mittente Polizia di Stato, Agenzia delle Entrate e Ministero dell’Interno. Questa pratica illegale prende il nome di phishing. Tale pratica induce la vittima a condividere i propri dati personali pensando di avere a che fare con l’Ente reale che ha inviato la mail. Il truffato riceve una mail che imita una persona o organizzazione di cui si fida. Il contenuto del messaggio è piuttosto intimidatorio con la richiesta di visitare un sito web e intraprendere azioni immediate per evitare conseguenze negative. Se la vittima abbocca alla truffa darà i suoi dati personali con tanti di password ed il gioco è fatto. Il truffatore utilizzerà questi dati per rubare l’identità ed intercettare anche conti bancari per rubare soldi.
Bisogna prestare la massima attenzione per distinguere una mail fasulla da una autentica. I truffatori informatici utilizzano messaggi molto simili a quelli originali dell’Ente o organizzazione. Nel caso dell’Agenzia delle Entrate viene inviato un messaggio che invita a cliccare su un link per confermare una prenotazione. Il mittente è noreply@www.agenziaentrate.gov.it. L’Agenzia delle Entrate ha naturalmente asserito la totale estraneità all’invio di questi messaggi specificando che non è mai stato disposto l’invio di comunicazioni dalla casella noreply@www.agenziaentrate.gov.it per la conferma di alcun tipo di prenotazione di un appuntamento presso i propri sportelli.
Inoltre non c’è alcun tipo di link da cliccare per segnalare disservizi. Sempre l’Agenzia delle Entrate chiarisce che la stessa cosa vale anche per mail provenienti da ricevuta.pagaonline@agenziariscossione.gov.it ed anche notifica.accpagaonline@agenziariscossione.gov.it. In entrambi i casi si chiedono pagamenti che chiaramente sono truffe.
Un’altra minaccia via mail è la finta convocazione giudiziaria. Il malcapitato riceve una mail, chiaramente fake, da parte della Polizia Postale che gli comunica di essere al centro di un’indagine di pedopornografia. Anche in questo caso si intima alla vittima di dare i suoi dati entro 72 ore al fine di evitare guai.
Le attività di phishing hanno registrato una crescita nel 2022 e, secondo le stime per il 2023, il trend continuerà la propria ascesa. A livello globale, il phishing correlato all’e-commerce è aumentato del 170% con 7.523.412 attacchi nel secondo trimestre del 2022 rispetto ai soli 2.790.774 del primo trimestre del 2022. I dispositivi mobili si stanno evolvendo come un importante canale di opportunità per i criminali informatici poiché un numero sempre crescente di utenti preferisce utilizzare i propri dispositivi mobili su più fronti: comunicazioni aziendali e personali, acquisti online ed in generale operazioni bancarie. Insomma il livello d’allarme per quanto riguarda le truffe online deve essere davvero sempre alto. Se siamo vittima di una truffa dobbiamo subito recarci presso gli uffici della Polizia Postale per cercare di recuperare i dati rubati.
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